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Angelo Morbelli | Divisionist / Genre painter

Angelo Morbelli (1853-1919) was an Italian painter of the Divisionist style.
A grant from the City Council of Alessandria enabled Morbelli to enrol at the Brera Academy of Fine Arts, Milan, in 1867.
He was awarded the Fumagalli Prize at the Brera exhibition of 1883 for Last Days (Milan, Galleria d’Arte Moderna) as well as a gold medal at the Paris Universal Exhibition of 1889.



The work inaugurated a series of paintings on the Pio Albergo Trivulzio home for the aged, which was accompanied by others addressing social themes.
He took part in the 1st Brera Triennale in 1891 with work of a Divisionist character.The Divisionist technique of separate colors was also employed in socially committed works subsequently shown at the exhibitions in Milan, Venice and Rome and the intense landscapes that followed them towards the second decade of the new century. | by Norman, Geraldine - Nineteenth Century Painters and Painting: a Dictionary. University of California Press, Berkeley and Los Angeles.































Angelo Morbelli, pittore, nato ad Alessandria il 18 luglio 1853, morto a Milano nel 1919. Una sordità crescente che lo afflisse tutta la vita, deviò la sua inclinazione dalla musica alla pittura.
Studiò nei primi anni all'Accademia di Brera in Milano, alla scuola del Bertini. Cominciò ad affermarsi come paesista, luminoso e romantico, sotto l'influenza del Segantini.
Alla sua prima maniera; quando non è ancora attratto dal Divisionismo, ma già afferma la sua personalità con ricerche di luce, appartengono: In risaia (Pinacoteca di Alessandria), Il viatico (Roma, Gall. naz. d'arte moderna).


I primi accenni di ricerche divisionistiche sono già nella Lettera, del 1890. La nuova tecnica, di cui divenne convinto e tenace sostenitore, rispondeva all'intonazione psicologica delle sue creazioni specialmente per quei quadri ispirati alla vecchiaia, al tema delle ultime luci, della vita che si spegne, i quali costituiscono il gruppo più notevole e personale della sua produzione.
All'espressione di questo sentimento crepuscolare conveniva bene il puntinismo, che poteva rendere una particolare atmosfera vibrante e imbevuta di luce. Il capolavoro del genere è Inverno al Pio Albergo Trivulzio, dove lo stato d'animo coincide con la tecnica del dipingere.
Altri quadri tipici sono Il Natale dei rimasti, Giorno di festa.
Si compiace del patetico contrasto tra la giovinezza e la vecchiaia, il quale, sempre sottinteso nelle sue tele (Giorni ultimi, Tempi lontani), si rende finalmente palese nel trittico La vita (Milano, raccolta Pietro Ruffini), che riassume tutto l'accento sentimentale e le doti tecniche dell'artista. /Treccani.it/