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Emanuele Cavalli | The Roman School

Emanuele Cavalli (1904-1981) was an Italian painter belonging to the modern movement of the Roman School.
He was also a renowned photographer, who experimented with new techniques since the 1930s.
Son of Apulian landowners, Cavalli moved to Rome in 1921 and there he became a student of Italian painter Felice Carena, also attending the local art college.



In 1926 he exhibited some paintings at the Biennale di Venezia, where he would continue to exhibit regularly.
From 1927-1930, Cavalli attended some expositions together with painters Giuseppe Capogrossi and Francesco Di Cocco, also travelling to France (1928), where he was introduced by his friend Onofrio Martinelli to the circle of Italiens de Paris (i.e., De Pisis, De Chirico, Savinio and others).
He exhibited at the Salon Bovy of Paris with Fausto Pirandello and Di Cocco, then in 1930 returned to Rome where he joined the Scuola Romana.


In a series of exhibitions Cavalli held from 1931-1933, the artist began elaborating Tonalism, a pictorial and aesthetic style that will find in him one of its best and most refined interpreters, even from the theoretical point of view.
In these exhibitions he received the support from important art critics and collectors, as well as from renowned Italian author Massimo Bontempelli, the uncle of his friend Corrado Cagli and the promoter of "Magic realism", a literary and artistic movement which had many similarities with tonalistic painting.


In 1933 Cavalli, together with Capogrossi and Melli wrote the "Manifesto del Primordialismo plastico" (Manifesto of Plastic Primordialism) defining the Tonalist Creed, with special emphasis on the style's spiritual and abstract side.
In 1935 and 1943, Cavalli exhibited a group of paintings at the Quadriennale di Roma, developing the theme of painting-music relationships: he displayed a series of feminine figures of different tonalities, and explained this work within the terms of "contrapuntal sensitivity", comparing it to a "collection of preludes and fugues in major and minor tones".


Other important exhibitions were held by Cavalli at the Leonardo da Vinci Gallery of Florence in 1939 and at the Zodiaco of Rome in 1945, the latter crowned by the appointment as professor of Painting at Accademia di Belle Arti Firenze.
He thus moved permanently to Florence with wife Vera Haberfeld.

In 1949 Cavalli was affected by a deep crisis, increased by his professorship not being renewed and his close friends' change of style towards abstract art.
The impression of being rejected by profession and art alike, with the concomitant affirmation of abstractism, depressed him deeply and he even came to destroy some of his previous work.
Cavalli continued to paint for the rest of his life, alternating it with photography and innovative imaging, receiving important commissions from public and private organisations.


Awards

1948 - 1st Prize, II Regional Expo Solvay;
1950 - Michetti Prize;
1953 - Fiorino Prize Florence;
1955 - Prize of the Italian Ministry of Education, VII Quadriennale di Roma;
1962 - Frosinone Prize;
1966 - Posillipo Prize Naples;
1967 - Golden Fiorino Florence





















Emanuele Cavalli (Lucera, 1904 - Firenze, 1981) è stato un pittore Italiano e fotografo, uno dei rappresentanti della cosiddetta Scuola Romana.
Figlio di possidenti pugliesi, Cavalli si trasferisce a Roma nel 1921 e diventa allievo del pittore Felice Carena, frequentando anche l'istituto artistico industriale. Nel 1926 espone alcune opere alla Biennale di Venezia, e continuerà ad esporre alla rassegna in maniera continua.


Dal 1927-1930 l'artista partecipa ad alcune mostre insieme ai pittori Giuseppe Capogrossi e Francesco Di Cocco, andando anche in Francia (1928), dove è introdotto dall'amico Onofrio Martinelli nell'ambiente degli Italiens de Paris (De Pisis, De Chirico, Savinio ed altri). Espone al Salon Bovy di Parigi insieme a Fausto Pirandello e Di Cocco, poi nel 1930 ritorna a Roma dove si aggrega alla Scuola romana.


In una serie di mostre che Cavalli tiene dal 1931 al 1933, l'artista inizia ad elaborare il tonalismo, indirizzo estetico e pittorico che trova in lui uno degli interpreti più raffinati e anche più consapevoli dal punto di vista teorico. In queste mostre, ha l'appoggio dei galleristi P.M. Bardi (Galleria di Roma) e V. Ghiringhelli (Il Milione) nonché dello scrittore Massimo Bontempelli, zio dell'amico pittore Corrado Cagli e teorico del "Realismo Magico", movimento letterario ed artistico che ha più di un punto di contatto con la pittura dei giovani tonalisti. Importante è anche l'apporto di Roberto Melli, sia come pittore sia come critico.


Nel 1933 Cavalli, insieme a Capogrossi e Melli compilano il "Manifesto del Primordialismo plastico" illustrando il credo della pittura tonale, con particolare enfasi sul lato spirituale ed astratto dello stile.
Nel 1935 e nel 1943, Cavalli espone un gruppo di opere alle Quadriennali romane, sviluppando il tema del rapporto pittura-musica: una serie di figure femminili di differenti tonalità, ove spiega il suo lavoro in termini di "sensibilità contrappuntistica", paragonandolo ad una "raccolta di preludi e fughe nei toni maggiori e minori".


Altre importanti personali vengono tenute da Cavalli alla Galleria Leonardo da Vinci di Firenze nel 1939 ed allo Zodiaco di Roma nel 1945, quest'ultima coronata anche dalla vincita di un concorso per la cattedra di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze.

Si trasferisce quindi permanentemente nella capitale toscana con la moglie Vera Haberfeld (nipote dello psicanalista Edoardo Weiss) che aveva sposato nel 1935. Il 1949 segna l'inizio di una profonda crisi, alla quale contribuisce il mancato rinnovo dell'incarico cattedratico, e il cambiamento di corrente che i suoi vecchi amici pittori, Cagli e Capogrossi, stavano iniziando a seguire in astrattismo.


Continuerà comunque a dipingere fino all'ultimo, alternandosi con la fotografia, che aveva sviluppato in maniera sperimentale sin dagli anni trenta, ottenendo anche incarichi di rilievo presso enti pubblici.


Premi e riconoscimenti

1948 - I Premio, II Mostra regionale di Rosignano Solvay;
1950 - Premio Michetti
1951 - Premio Mostra del "Maggio di Bari";
1953 - Premio Il Fiorino di Firenze;
1955 - Premio del Ministero della Pubblica Istruzione, alla VII Quadriennale di Roma;
1958 - Premio "Capoletto", Galleria "Spinetti" di Firenze;
1962 - II Premio "Frosinone";
1965 - Premio "Licini" al "Fiorino" di Firenze;
1966 - Premio "Posillipo" di Napoli;
1967 - "Fiorino d'oro" della Città di Firenze;
1969 - Premio "Il Fiorino" ex aequo con Corrado Cagli