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Claude Monet | La Grenouillère, 1869


During the summer of 1869, Monet⏩ and Renoir⏭ set up their easels at La Grenouillère, a boating and bathing resort on the Seine River, not far from Paris.
Monet noted on September 25,
"I do have a dream, a painting, the baths of La Grenouillère, for which I have made some bad sketches, but it is only a dream. Renoir, who has just spent two months here, also wants to do this painting".
Among their various depictions of the subject, this composition closely resembles one by Renoir in the Nationalmuseum, Stockholm. | © The Metropolitan Museum of Art



La Grenouillère (Bain à la Grenouillère) è un dipinto del pittore Francese⏩ Claude Monet⏭, realizzato nel 1869 e conservato al Metropolitan Museum of Art⏩ di New York.
Il dipinto si ambienta nel pittoresco villaggio di Bougival, a una ventina di chilometri da Parigi, e rappresenta l'isolotto di Croissy che divide il corso della Senna in due rami, collegato tramite un ponte ad un caratteristico ristorante all'aperto.


Il locale, che si trova sulla sinistra, è allestito su di una zattera ormeggiata alla riva ed è provvisto di alcuni stabilimenti balneari.
È scherzosamente chiamato con il nome di Grenouillère, che in francese oltre a significare «stagno delle rane» indica anche l'allegro chiacchiericcio delle ragazze riunitesi per divertirsi e scambiare pettegolezzi.

Con quest'opera Monet coglie con pennellate rapide e corsive i fremiti di quella vie moderne di cui parlò Charles Baudelaire nel 1846:
«L'eroismo della vita moderna ci circonda e ci avvolge [...] Modernità è tutto quanto è transitorio, fugace, contingente: una metà dell'arte, l'altra metà è l'eterno, l'inimitabile».



Anche Pierre-Auguste Renoir⏭, amico quasi fraterno del pittore, dedicò molti dipinti a questo tempio dell'amusement moderno: il confronto tra La Grenouillère monetiana e quella renoiriana, d'altronde, risulta particolarmente utile per mettere a fuoco le loro affinità e divergenze stilistiche, o - per usare altre parole - il loro diverso modo di aderire all'«Impressionismo⏭», il quale di fatto si configura più come un macrocosmo di innumerevoli autori, più o meno assimilabili ad esso, che come un movimento organico e monolitico.

Pierre-Auguste Renoir | La Grenouillère, 1869 Nationalmuseum Stoccolma

Al centro del dipinto troviamo l'isolotto artificiale di Croissy affollato da un gruppo di borghesi desiderosi di divertirsi: attorno all'alberello si dispongono infatti uomini e donne che conversano e due fanciulle in procinto di raggiungere i loro compagni in acqua per un bagno rigenerante.
In primo piano, infine, troviamo alcune barche ormeggiate. Renoir, pur nella vaporosa astrattezza del suo tocco, si sofferma a lungo sulle fisionomie di queste figure.

Monet, al contrario, nella sua versione della Grenouillère si limita a tratteggiare i vari bagnanti con poche picchiettate di colore estremamente sintetiche, che da una parte rendono l'immagine meno squillante rispetto a quella di Renoir, ma che dall'altra riescono a fornire una rappresentazione più analiticamente strutturata e rigorosa dei fenomeni naturali.


L'attenzione di Monet si focalizza infatti sul movimento tenue dei flutti della Senna, che rifrangono e rispecchiano in modo tremolante la luce del sole e i colori della natura circostante: tutto, in questo quadro, sembra voler captare lo scintillio e le impressioni di una giornata estiva.
Monet, in effetti, si sofferma molto sull'elemento acquatico e lo studia analiticamente in ogni suo riflesso, rappresentandolo con una serie di pennellate ampie, corpose e dense di colori che vanno dal bianco, all'azzurro, al giallo, al verde.
Il tutto crea uno spettacolare effetto di realismo.
L'effetto di luce ed ombra è creato utilizzando bruschi cambiamenti cromatici; le nuances si limitano al giallo, l'azzurro ed ai bruni. | © Wikipedia