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Thomas Cole | The Voyage of Life, 1842

The Voyage of Life - Childhood (National Gallery of Art)
Thomas Cole's renowned four-part series traces the journey of an archetypal hero along the "River of Life. Confidently assuming control of his destiny and oblivious to the dangers that await him, the voyager boldly strives to reach an aerial castle, emblematic of the daydreams of "Youth and its aspirations for glory and fame. As the traveler approaches his goal, the ever-more-turbulent stream deviates from its course and relentlessly carries him toward the next picture in the series, where nature's fury, evil demons, and self-doubt will threaten his very existence. Only prayer, Cole suggests, can save the voyager from a dark and tragic fate.
The Voyage of Life - Childhood, detail (National Gallery of Art)
From the innocence of childhood, to the flush of youthful overconfidence, through the trials and tribulations of middle age, to the hero's triumphant salvation, The Voyage of Life seems intrinsically linked to the Christian doctrine of death and resurrection. Cole's intrepid voyager also may be read as a personification of America, itself at an adolescent stage of development. The artist may have been issuing a dire warning to those caught up in the feverish quest for Manifest Destiny: that unbridled westward expansion and industrialization would have tragic consequences for both man and nature. | © National Gallery of Art
The Voyage of Life - Youth (National Gallery of Art)
The Voyage of Life - Youth, detail (National Gallery of Art)
The Voyage of Life - Manhood (National Gallery of Art)
The Voyage of Life - Manhood, detail (National Gallery of Art)
"Sono di Tho­mas Cole e si in­ti­to­lano il Viag­gio della vita. […] Rap­pre­sen­tano le quat­tro età dell’uomo: in­fan­zia, gio­vi­nezza, vi­ri­lità e vec­chiaia. In ogni qua­dro c’è una fi­gura in una barca che na­viga su un fiume, gui­data da un an­gelo. Nel primo c’è un bam­bino pic­colo e la barca spunta da una ca­verna buia, il grembo ma­terno. È mat­tino pre­sto e il fiume scorre calmo at­tra­verso una valle idil­liaca piena di fiori. L’angelo è sulla barca, in piedi die­tro il bam­bino, e hanno tutti e due le brac­cia tese verso il mondo a cui vanno in­con­tro. In Gio­vi­nezza è mez­zo­giorno e la barca si è ad­den­trata nella bella valle. Il bam­bino si è tra­sfor­mato in un ra­gazzo e sta in piedi, le brac­cia tese verso il fu­turo. L’angelo è sulla riva e gli in­dica la strada come un vi­gile. Le nu­vole hanno la forma di un ca­stello fan­ta­stico, cir­con­dato dal cielo az­zurro. In Vi­ri­lità le ac­que del fiume sono fu­riose, il pae­sag­gio è arido, tutto rocce; il cielo al tra­monto è pieno di nu­vole tem­po­ra­le­sche. Il ra­gazzo è di­ven­tato un uomo, sem­pre in piedi sulla barca, ma prega a mani giunte men­tre la barca punta verso le ra­pide. L’angelo è lon­tano, da un’apertura fra le nu­vole guarda la barca che corre in avanti. Fa ve­nire i bri­vidi. Nell’ultimo qua­dro la barca en­tra dal lato op­po­sto alla tela. È dif­fi­cile dire che ora sia per­ché il cielo è tutto scuro, c’è solo un fa­scio di raggi di luce che fil­tra tra i nu­vo­losi. È un’ora in­di­stinta fuori dal tempo. Il fiume sta per sfo­ciare calmo in un enorme mare scuro. Nella barca è se­duto un vec­chio e l’angelo vola pro­prio so­pra di lui, in­di­cando il mare e il cielo bui. In lon­ta­nanza c’è un al­tro an­gelo che guarda giù dalle nu­vole. Le mani del vec­chio sono sem­pre giunte, ma non si rie­sce a ca­pire se sta pre­gando o se sta im­plo­rando l’angelo di sal­varlo prima che prenda il largo in quella pau­rosa oscurità". | Pe­ter Ca­me­ron, Un giorno que­sto do­lore ti sarà utile, tra­du­zione di Giu­sep­pina Or­neto, Adel­phi Edi­zioni, Mi­lano 2007, pp. 119–121.
The Voyage of Life - Old Age (National Gallery of Art)
The Voyage of Life - Old Age, detail (National Gallery of Art)