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Luigi Bartolini | Colors /Colori



Black, you are Black Hell, its dark portals,
the arch of Styx, the shadow of evening, the breath of night,
the dismal quilt that lastly shrouds our bodies;
black, color and bestower of Death.

Red, you of all colors are the youngest,
before you all sadness fades away and is put to flight;
color of fragrant blooms, of burning lips,
you are the soul of the senses, oh earthly color!




Blue, gentle, pure, you disclose the heavens;
vestige of angels, bed of the sea: your nobility
smiles serene within the stars of the fleurs-de-lis
(beloved emblem of Heinrich von Ofterdingen).

Green, color of peaceful fields, in the morning:
I should like to rest upon you, green hope;
wander again within your lights, within your shadows,
dark green of the woods, bright green of sorghum.

Violet, passage of hours,lure of the infinite;
you enjoy a double life, at dawn and at sunset;
color of the douds, of Rome, from Monte Mario,
color of distances and of hushed clamors.

Yellow, merriment, infidelity, color of the Orient,
stoles quilted in gold, dress of odalisques, rays of sun;
exuberant expanses of ripe wheat among the tulips;
but your life is brief, O color without respite!

White, solitary, friendly color,
you hide all behind your motionless visage,
color of the Sphynx; silent, impenetrable, you know
already our final fate, concealed within your wings. | Translated by Carlo Luigi Golino.




Nero: sei il nero Inferno, le oscure sue porte,
l’arco di Stige sei, l’ombra di sera, il fiato di notte,
la triste coltre, che in ultimo ci riscopre;
nero, colore dispensiere di Morte.

Rosso, oh tu, fra i colori il più giovane,
per te in fuga si pone malinconia;
colore di corolle fragranti e di labbra accese,
sei l’anima dei sensi, oh colore terrestre!

Azzurro, mite e puro che i cieli dischiudi;
veste degli angeli, letto del mare: la tua nobiltà
sorride anche nelle umili stelle dei fiordalisi
(tu, caro emblema a Enrico d’Ofterdingen).

Verde, color di pace pei campi al mattino;
verde speranza; sopra di te riposarmi vorrei;
sostare ancora una volta alle tue luci, alle tue ombre,
cupo verde dei boschi, di saggine chiaro verde.

Viola, trapasso di ore, seduzione dell’infinito;
di doppia vita partecipi, alle albe e ai tramonti;
colore delle nuvole, e di Roma, da Monte Mario,
colore delle distanze e degli attutiti clamori.

Giallo, colore dell’Oriente, allegria, infedeltà,
stole trapunte d’oro, vesti d’odalische, raggi di sole;
esuberanti distese di grani maturi fra i tulipani;
ma la tua vita è breve, oh colore senza soste!

Bianco, a te solitario, a te amico,
tutto nascondi dietro l’immobile viso,
colore della Sfinge; celata dalle tue ali la sorte
nostra ultima tu già conosci, silenzioso, impenetrabile.