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Dyalma Stultus | Genre / Figurative painter


Dyalma Augusto Federico Stultus (Trieste, 31 October 1901 - Darfo, 24 September 1977) was an Italian painter.
Son of Erminia Stultus and Ralph Pacor he enrolled at Academy of Fine Arts in Venice thanks to a grant obtained from the Municipality of Trieste. In 1922 he organized his first solo exhibition at Ca 'Pesaro. He then went to Trieste and then to Florence in the spring of 1927-1928, and Rome.
In 1930, in 1932 and in 1934 he exhibited at the Venice Biennale as well as in group exhibitions in New York, Budapest, Baltimore and Barcelona.


Since 1941 he moved permanently to Florence, where he teaches at various institutions. He died in 1977 in Darfo.
Stultus was a painter, sculptor and designer. He was devoted several books including "Dyalma Stultus in the memories of his wife and friends", published in 2003 by author Marina Petronio, the German translation of a biography written by a friend of Stultus, Hans Gregor Gregory.

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Dyalma Augusto Federico Stultus (Trieste, 31 ottobre 1901 - Darfo, 24 settembre 1977) nacque a Trieste il 31 ottobre 1901. Grazie ad una borsa di studio del Comune della "cara città natia" a diciassette anni poté iscriversi all°Accademia di Belle Arti di Venezia, diplomandosi, nel 1921, “in ornato e decorazione”, sotto la guida di Ettore Tito e Arturo Sézanne.
Nel 1922, superate non poche difficoltà e diffidenze, riuscì ad allestire, a Ca` Pesaro, la prima mostra personale. L’anno seguente ritornò a Trieste, presentando, alla Bottega del Libro, un gruppo di dipinti di chiara impronta impressionista.
Dalla primavera del 1927 all'inverno del 1928 soggiornò a Firenze, per visitare Musei e Galleria. Poi fu la volta di Roma.
Nel 1930, con Val Branizza e La lettera, espose per la prima volta alla Biennale di Venezia, dove, puntualmente presente nel 1932 e nel 1934, allestirà anche due personali nel 1936 e nel 1942.
Sempre su invito partecipò, poco più che ventenne, ad importanti concorsi e rassegne in Italia (Torino, Roma, Milano, Firenze, Siena, Genova, L’Aquila, Bari, Perugia, Zara, oltre a tutte le Sindacali di Trieste) e all'estero (Baltimora, Barcellona, Budapest, New York).


Nel 1941 si stabilì definitivamente a Firenze. Qui strinse amicizia con Felice Carena e con altri artisti reduci dall’avventura, contraddittoria e contraddetta, del Novecento italiano; anche se, ben presto, fini col lavorare appartato, lontano dai clamori delle mode e delle nuove tendenze, pur di non venir meno alle proprie convinzioni, alla propria, autentica fede nel far rivivere la natura e i sentimenti dell’uomo in una serena e severa polifonia figurale.
Oltre alle opere conservate in raccolte e collezioni pubbliche (Musei Provinciali di Gorizia, Pinacoteca di Latina, Civico Museo Revoltella di Trieste, Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma, Azienda Autonoma di Turismo di Firenze) e private, suoi dipinti, affreschi e mosaici di soggetto religioso si trovano nella Chiesa di San Michele di Salcano a Gorizia, nella Chiesa del Sanatorio Pineta del Carso ad Aurisina (Trieste), nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Marino (Roma), nella Cappella Segni a Colleferro (Roma) e presso l’Opera Pia Educandato Gesu Bambino a Trieste.
Da ricordare, infine, la sua attività di docente a Firenze (Accademia di Belle Arti, 1942-1943, e Liceo Artistico, 1971-1974), Marino (Istituto Statale d’Arte Paolo Mercuri, 1956-1967), Siena (Istituto Statale d’Arte Duccio di Buoninsegna, 1967-1971). Dyalma Stultus è morto a Dario (Brescia) il 24 settembre 1977.

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