Textual description of firstImageUrl

Benvenuto Benvenuti | Divisionist /Neo-Impressionist painter

B>envenuto Benvenuti (Livorno, October 5, 1881 - Livorno, 1959) was an Italian painter, mainly of landscapes.
He first trained under Lorenzo Cecchi at the School of Arts and Crafts of Livorno.
He was influenced by the Macchiaioli landscape painter, Adolfo Tommasi, who became his close friend.



Benvenuto began exhibiting as a 15 year old in 1896. During the next decade, he was able to meet or be influenced by Lloyd, Fattori and Signorini.
In 1900 he begins to experiment with Divisionism, influenced by Vittore Grubicy, with whom he became close friends.

In 1901-1902, he exhibited "Cavallo alla mangiatoia" and "Trittico di Suese". He moved to Milan where he met Pellizza da Volpedo and Morbelli.
In 1907 he exhibited landscapes of Livorno at the Italian Divisionist Exposition, organized at the Grubicy Gallery in Paris, and in 1909 participated in the Paris Salon d'Automme with his fellow Tuscans, Lloyd and Plinio Nomellini.

In 1911 he exhibits at the Mostra di Arte Libera in Milan.
In 1914, with his friends Raffaello Gambogi and Puccini, he forms part of the 83rd Esposition of the Società Amatori e Cultori of Rome.
He was briefly imprisoned in Germany during the First World War.
In 1921, back in Livorno, he exhibits at the First Biennale Romana along with Ulvi Liegi, Lloyd and Nomellini. Benvenuti, along with other artists, frequented the local Caffè Bardi.


In 1922 and 1923, he exhibited at a Livorno Expositions of the Gruppo Labronico.
Throughout the 1920s, Benvenuti completed graphic designs and lithography for journals and posters.
By 1932, a leg ailment caused him to have an amputation.

In 1935, the Galleria Scopinich of Milan exhibits Benvenuti's: L'idea e la luce, citing in the notes of the exhibit that it was in reverent tribute to two great spirits elect: Victor Grubicy and Angelo Conti, My Perfect Masters.

Benvenuti spent World War II in Lucca, exhibiting with other members of the "Gruppo Labronico" (1945, Galleria Tallone, Milan; 1948, Casa Dante, Florence). Increasing blindness interrupted his work painting landscapes in the 1950s.









Benvenuto Benvenuti (1881-1959) nasce a Livorno il 5 ottobre 1881. La sua vicenda si lega ad alcune delle personalità più importanti del Divisionismo italiano, prima fra tutte quella del pittore lombardo Vittore Grubicy De Dragon, a cui si deve quel potenziamento Divisionista della luce che caratterizza molta parte della sua produzione. Il suo primo maestro fu Lorenzo Cecchi, insegnante alla Scuola delle arti e dei mestieri di Livorno.

Cecchi, intimo amico di Adolfo Tommasi, infonde nel giovanissimo Benvenuti tutta la lezione paesaggistica Macchiaiola.

Il suo esordio è un paesaggio del 1896, quando egli ha solo 15 anni. Durante questa primissima fase, che va dal 1896 al 1899, le influenze tardo-Macchiaiole sono molto forti: egli stringe amicizia con diversi artisti, per esempio con Llewelyn Lloyd, ed è fortemente influenzato da Fattori, Adolfo Tommasi e Signorini.
Nel 1900 l'artista inizia una fase caratterizzata da esperimenti Divisionisti.


Nei suoi primi dieci, quindici anni di lavoro, ha un approccio di tipo eclettico, non rigoroso, scegliendo ciò che lo convince da artisti diversi e in momenti diversi.
Il "Cavallo alla mangiatoia" e il "Trittico di Suese" del 1901-1902 sono due esempi di questa sua fase sperimentale.
L'incontro diretto con Grubicy nel 1902 segna l'inizio di una amicizia molto intensa; soprattutto dopo il trasferimento a Milano presso di lui, prima per un anno e poi periodicamente fino al 1920, Benvenuti si avvicina sempre più alla trama pittorica pulviscolare su tonalità madreperlacee propria dell'amico e maestro, e successivamente anche alla tecnica sicura e ortodossa di Pellizza da Volpedo e di Morbelli.


Nel 1907 presenta sette paesaggi livornesi alla esposizione dei Divisionisti italiani, organizzata alla Galleria Grubucy a Parigi, e due anni dopo, sempre in questa città, partecipa al Salon d'Automme con gli amici livornesi Llewelyn Lloyd e Plinio Nomellini.


Nel 1911 espone a Milano alla Mostra di Arte Libera. Nel 1914, con gli amici Gambogi e Puccini, preferisce far parte della 83^ Esposizione della Società Amatori e Cultori di Roma, pur avendo contribuito a far aderire gli artisti livornesi alla prima edizione della Secessione romana.
Nel 1920 assiste all'amico morente Grubicy De Dragon e ne diventa l'erede testamentario.

Stabilitosi poi a Livorno, nel 1921 riprende l'attività espositiva in occasione della Prima Biennale Romana con gli amici Liegi Lloyd e Nomellini.

Dal 1922 in poi partecipa alle esposizioni livornesi di bottega d'Arte e del "Gruppo Labronico", recuperando il Divisionismo dei primi anni e ottenendo, con riferimento alla personale del '23 a Bottega d'Arte, dei notevoli riconoscimenti da parte di Charles Doudelet e Gustavo Pierotti Della Sanguigna.
Negli stessi anni Venti dedica una particolare attenzione anche alla grafica - soprattutto disegni e litografia.


Il risultato è una specifica mostra nel 1933 alla Galleria dell'Esame di Milano. Nel 1935 Pierotti Della Sanguigna organizza una sua mostra personale presso la Galleria Scopinich di Milano. Esce anche un saggio di Benvenuti intitolato: L'idea e la luce nella pittura Divisionista e la mia mostra a Milano.

Superato il secondo conflitto mondiale, durante il quale vive con la famiglia nei pressi di Lucca, riprende ad esporre da solo o con il "Gruppo Labronico" (1945, Galleria Tallone a Milano; 1948, Casa Dante di Firenze). Una malattia agli occhi provoca l'interruzione della sua attività negli anni Cinquanta. Muore nel 1959 a Livorno, nella sua casa di Antignano. /Museo Giovanni Fattori, Comune di Livorno.