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Lorenzo Lotto | The Recanati Annunciation / Annunciazione di Recanati, 1534


The Recanati Annunciation is a painting by the Italian Renaissance* painter Lorenzo Lotto, executed around 1534 and housed in the Civic Museum of Villa Colloredo Mels, Recanati, Italy.
  • History
The work could date to the artist's sojourn in Venice, from where it would be shipped to the Marche around 1527. Otherwise, it could date to a later period when he moved there to executed other works. Today it is generally assigned to a few time after the Crucifixion of Monte San Giusto (1533-1534).



The commissioners were perhaps the Brotherhood of the Recanati Traders, who moved to a new seat in 1533 and would therefore use the work for the latter's decoration.
  • Description
The painting depicts a bedroom where an Annunciation takes place following an unusual scheme: the angel is on the right, holding a white lily, and has got in from a loggia which opens to a garden (the hortus conclusus).
His right arm is pointing at the Father God who has shown in a cloud and is blessing Mary from inside the loggia. Mary is portrayed in the left foreground, looking at the spectator and raising her hands in a surprised gesture.
Stylistically, Lotto used expressive gestures and somewhat under-size heads. The number of carefully painted details show the influence of Northern European paintings: they include the baldachin bed, the small window with sealed glasses, the shelf with a small still life, the hatstand, the stool with an hourglass, the prie-dieu and a scared cat which is fleeing.
The baldachin was inspired by a relief by Andrea Sansovino at Loreto.
The Madonna who face the seer and the angel who tries to draw her attention are taken instead from Titian works.


According to Italian art historian Giulio Carlo Argan:
"Titian's* Virgin is a praying queen who nobly turns to receive the divine messenger in her palace. Lotto's Virgin is a good girl; the message takes her by surprise while praying in her room; she cannot even turn her head; her gesture, almost a defensive one, is that of somebody who is struck at the back by a sudden call".  | © Wikipedia




La Annunciazione di Recanati è un dipinto a olio su tela (166x114 cm) di Lorenzo Lotto, databile al 1534 circa e conservato nel Museo civico Villa Colloredo Mels a Recanati. È firmato "L. Lotus" ed è una delle opere più famose dell'artista.
  • Storia
L'opera potrebbe risalire al periodo veneziano dell'artista, quando sarebbe stata spedita (verso il 1527), oppure a quello successivo in cui Lotto si recò direttamente nelle Marche per attendere ad alcune opere. Oggi le prese di posizione principali riguardano il secondo caso, con una datazione vicina al 1534, subito dopo la Crocifissione di Monte San Giusto.
La prima notizia certa sull'opera risale al 1601 e fa pensare che i committenti originari fossero gli iscritti alla Confraternita dei mercanti di Recanati. Essa infatti si trasferì in una nuova sede nel 1533 e tale occasione avrebbe potuto fare da pretesto per la commissione di una nuova pala.
  • Descrizione e stile
In una stanza, la camera da letto della Vergine, l'Annunciazione è risolta con una composizione di grande novità: a destra l'angelo, reggente il giglio bianco, è entrato da una loggia aperta su un giardino (l'hortus conclusus) e con il braccio destro, in un gesto un po' innaturale, indica il Dio Padre che si è manifestato in una nuvola e da sotto la loggia sta inviando con le mani giunte la sua benedizione su Maria. Quest'ultima è in primo piano a sinistra e, con una certa spregiudicatezza compositiva, si volge verso lo spettatore, dando le spalle all'annuncio, e solleva le mani sorpresa, infossando la testa tra le spalle con un'espressione tra l'umile, il turbato e il succube.
Stilisticamente le teste sono leggermente sottodimensionate e le figure appaiono bloccate in gesti rigidi, anche se altamente espressivi. Colpisce l'amorevole descrizione dei dettagli della stanza, di matrice nordica, come il letto a baldacchino, la finestrella coi vetri piombati, la mensola con la piccola natura morta (alcuni libri, una candelabro e un calamaio), l'appendiabiti, lo sgabello con la clessidra, l'inginocchiatoio e soprattutto il gatto che fugge spaventato inarcando la schiena, un simbolo della sconfitta del male ma anche una garbato elemento di ironia.
Tra le fonti a cui Lotto si ispirò si indica un rilievo di Andrea Sansovino a Loreto (per il baldacchino), e l'Annunciazione di Dirk Bouts, che fece da modello anche a Tiziano per un'opera destinata alla cattedrale di Treviso. Da Tiziano* in particolare riprese la Madonna voltata verso lo spettatore e l'Angelo dietro che cerca la sua attenzione con un gesto eloquente del braccio. A partire da questi spunti Lotto elaborò l'originalissimo sviluppo dell'azione dallo sfondo verso il primo piano.
Scrisse Argan: «la Vergine di Tiziano* è una regina in preghiera che si volge nobilmente a ricevere nel suo palazzo il messaggero divino. La Vergine del Lotto è una brava ragazza; il messaggio la coglie di sorpresa mentre prega nella sua stanza; non osa neppure volgere il capo; il suo gesto, quasi di difesa, è quello di chi si sente colpito alle spalle da un richiamo improvviso». | © Wikipedia