Textual description of firstImageUrl

Costantino Di Renzo, 1946

Born in Chieti, Italian painter Costantino Di Renzo was predominantly inspired by the 1960s.
Art turned into a vehicle for ideologies and other agendas, with Pop and Minimalism appearing simultaneously as the most defining art movements of the decade.
Pop Art in New York city embraced the culture of mass media and mass consumerism, with Artists such as Andy Warhol, Roy Lichtenstein and Tom Wesselmann getting stimulated by television, comic strips, billboards and other products of the rise of Capitalism for their artworks.












Il pittore Italiano Costantino Di Renzo è nato a Chieti. Inizia la sua attività nel 1965 frequentando l'Accademia di Belle arti di Roma.
Già dai primi anni della sua professione di pittore, elabora una attenta ricerca sull'arte del passato; in particolare sulla pittura dell'olandese Vermeer, elaborandone le immagini in una analisi concettuale.
Nel 1974, aderisce al movimento iperrealista, esponendo i suoi lavori presso la galleria Margutta a Pescara (1976), la galleria Il Modulo a Salerno (1977) e la Borghi gallery a New York (1979).
Nel 1975 e nel 1979 partecipa al XXIX e XXXIII "Premio F.P. Michetti".
Dal 1980 si dedica alla scultura, esponendo i lavori nel 1982, presso la galleria Cesare Manzo a Pescara e la galleria Centro Sei di Bari.
Nel 1982, partecipa alla Fiera Internazionale di Bari tra gli artisti invitati nello "spazio giovani"; alla Fiera Internazionale di Bologna e nel 1983 alla Fiera Internazionale di Basilea.
Nel periodo tra il 1980-1984, l'artista è inoltre impegnato nella scenografia teatrale, collaborando con la compagnia di teatrale Cooperativa Alta nell'allestimento scenografico di "Sogno di una notte di mezz'estate" di Shakespeare; in "Lazzarina tra i coltelli" di Rosso di San Secondo e "La Moscheta" di Ruzante, con lo stabile di Reggio Calabria in "Socrate alla guerra" di Mario Moretti.


Nel 1984 ritorna alla pittura e dopo una lunga permanenza in Australia, dove esegue una serie di lavori sulle quattro stagioni, che espone alla Maori gallery di Sidney, torna in Italia ed inizia a dipingere sette grandi tele dedicate alla luna, che espone alla Galleria Fraticelli a Roma nel 1989.
Nello stesso anno, partecipa alla Fiera internazionale di Roma.
Nel 1992, viene inaugurata una importante mostra ad Osaka in Giappone nella Sakamoto gallery.
Dal 1993 è impegnato in una approfondito studio sull'Ulisse Omerico, eseguendo una serie di lavori, in una sorta di simbiosi tra pittura e letteratura.
E' di questo periodo, l'impegno dell'artista nell'eseguire grandi opere e cicli pittorici per collezioni pubbliche e private. I lavori di questo decennio vengono esposti nel 2002, in una personale nella "Rolnick House" a Miami.
Nel 2003 la sua pittura, seppur legata ancora alla tematica dell'antico mito mediterraneo, si frammenta in geometrie irregolari, arricchendosi di elementi plastici che ne continuano il racconto, oltre la superficie della pittura stessa.
Nel 2005, animato dallo spirito di cimentarsi in altre discipline, scrive quattro racconti: "Io Cromos", "Abisso", " Eden", "Le porte" e nel 2008 elabora cinque video: "Il canto di Penelope", "Odisseo, ultimo atto", "Telemaco sogna il ritorno del padre", "Inferi (Orfeo ed Euridice)" ed "Il testamento di Arianna".