Textual description of firstImageUrl

Konstantin Korovin | Il maestro dell'Impressionismo

Il pittore e scenografo, Konstantin Korovin / Константи́н Коро́вин (Mosca, 1861 - Parigi, 1939) è stato uno dei maggiori rappresentanti russi dell'Impressionismo.
Korovin è nato il 23 novembre 1861 a Mosca da una famiglia di mercanti, che in realtà, però, risultano da alcuni documenti ufficiali come "contadini della regione di Vladimir Gubernia".
Suo padre, Aleksey Mikhailovich Korovin, conseguì una laurea e si interessò molto alle arti ed alla musica che diffondeva, perfino, nell'azienda di famiglia fondata dal nonno di Korovin.


Il fratello maggiore Sergey Korovin è stato, anch'egli, un notevole pittore della corrente realista.
Nel 1875 Korovin è entrato alla Scuola di Mosca di Pittura, Scultura e Architettura, dove ha studiato con Vasily Perov e Alexei Savrasov.
Suo fratello Sergey era già stato studente presso la stessa scuola.


Durante i loro anni di studio i fratelli Korovin furono amici di altri studenti, poi divenuti famosi come Valentin Serov e Isaac Levitan; Korovin mantenne queste amicizie per tutta la vita.
Nel biennio 1881-1882, Korovin trascorse un anno presso l'Accademia Imperiale delle Arti a San Pietroburgo, ma tornò deluso alla Scuola di Mosca di Pittura, Scultura e Architettura. Qui studiò con un nuovo insegnante Vasily Polenov fino al 1884.


Nel 1885, Korovin si recò a Parigi e successivamente in Spagna.
"Parigi fu uno shock per me ... impressionisti ... in loro ho trovato tutto quello che mi è stato vietato di fare e che mi riporterebbe a Mosca" - scrisse in seguito al suo folgorante incontro con gli Impressionisti.


Nel 1885 il pittore, lavorò per il Teatro dell'Opera di Parigi e progettò l'arredamento per il palcoscenico per l'Aida di Giuseppe Verdi, il Lakmè di Léo Delibes e la Carmen di Georges Bizet.
Nel 1888, Korovin viaggiò fino all'Italia e la Spagna; qui realizzò il dipinto "Sul balcone", "Donna Leonora e Donna Ampara".
Il suo stile fu, indubbiamente, influenzato dalla cultura impressionista e dalla nascente Art Nouveau.


Nel 1888, il pittore rimase affascinato dai paesaggi della costa della Norvegia e del Mare del Nord.
Nel 1894 intraprese un secondo viaggio nei paesi scandinavi; questo anno coincise con la costruzione della Ferrovia del Nord e Korovin ne interpretò spesse volte l'aria che vi si respirava.

Nel 1900 Korovin progettò la sezione della Asia Centrale nel padiglione dell'Impero Russo alla Fiera Mondiale di Parigi ed è stato premiato dal governo francese con l'ordine cavalleresco Legion of Honour, l'onorificenza più alta attribuita dalla Repubblica francese.


All'inizio del XX secolo, l'artista concentrò la sua attenzione sul teatro occupandosi di diverse scenografie.
Nel 1905, Korovin divenne Accademico di Pittura e nel 1909-1913 professore alla Scuola di Mosca di Pittura, Scultura e Architettura.


Uno dei temi preferiti dell'artista era Parigi.
Dipinse Un cafè parigino (1890), il Cafè de la Paix (1905), La Place de la Bastille (1906), Paris at Night, Le Boulevard Italien (1908), Night Carnival (1901), Parigi di sera (1907) e tanti altri luoghi conosciuti della città.


Durante la prima guerra mondiale, Korovin lavorò sotto mentita identità presso l'esercito russo, ma spesse volte si trovò a dover combattere in prima linea.

Dopo la Rivoluzione d'Ottobre, Korovin ha continuato a lavorare in teatro, progettando le scenografie per Le Valchirie ed il Sigfriedo di Richard Wagner, così come per lo Schiaccianoci di Pyotr Ilyich Tchaikovsky (1918-1920).


Nel 1923 si trasferì a Parigi su consiglio del suo medico per rimediare alle pessime condizioni del suo cuore e dare attenzioni al suo figlio portatore di handicap.

Qui ci sarebbe dovuta essere una grande personale del pittore, ma poco prima che la mostra venisse allestita, tutti i dipinti vennero rubati e il pittore rimase senza un soldo e dovette, per anni, cercare di sbarcare il lunario dipingendo solo temi facilmente vendibili (i lunghi inverni russi ed i boulevards di Parigi).


Korovin morì a Parigi l'11 settembre 1939.
Il figlio Alexey (portava lo stesso secondo nome del padre) ripercorse le tappe paterne diventando, anch'egli, un notevole pittore.
A causa, però, di un incidente avvenuto durante la prima infanzia, Alexey aveva entrambi i piedi amputati e questo lo demoralizzò a tal punto da suicidarsi nel 1950.