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Leonardo da Vinci | Degli alberi e delle verdure

Trattato della Pittura - Parte sesta | Capitoli 812-840


Indice
812. Discorso delle qualità de' fiori nelle ramificazioni delle erbe.
813. Della ramificazione delle piante.
814. Della ramificazione delle piante.
815. Della ramificazione delle piante.
816. Delle minori ramificazioni delle piante.
817. Della proporzione che hanno infra loro le ramificazioni delle piante.


818. Della ramificazione degli alberi.
819. All'albero giovane non crepa la scorza.
820. Della ramificazione delle piante.
821. Delle ramificazioni delle piante.
822. Del nascimento delle foglie sopra i rami.
823. Delle ramificazioni delle piante colle loro foglie.
824. Del nascimento de' rami nelle piante.
825. Perché molte volte i legnami non sono diritti nelle lor vene.
826. Degli alberi.
827. Degli alberi.
828. Della ramificazione degli alberi.
829. Della ramificazione che in un anno rimette nelle fronti de' rami tagliati.
830. Della proporzione de' rami colla proporzione del loro nutrimento.
831. Dell'accrescimento degli alberi e per qual verso piú crescono.
832. Quali rami degli alberi sono quelli che piú crescono in un anno.
833. Della scorza degli alberi.
834. Della parte settentrionale delle piante degli alberi.
835. Della scorza delle piante.
836. Delle diversità che hanno le ramificazioni degli alberi.
837. Delle ramificazioni delle piante che mettono i rami a riscontro l'uno dell'altro.
838. Degli accidenti che piegano le predette piante.
839. Degli accidenti delle ramificazioni delle piante.
840. Delle trasparenze delle foglie.


812. Discorso delle qualità de' fiori nelle ramificazioni delle erbe.

De' fiori che nascono nelle ramificazioni delle erbe, alcuni fioriscono prima nelle somme altezze di esse ramificazioni, ed altri aprono il primo fiore nell'infima bassezza del loro fusto.

813. Della ramificazione delle piante.

Prima: ogni ramo di qualunque pianta che non è superato dal peso di sé medesimo s'incurva, levando il suo estremo verso il cielo.
Seconda: maggiori sono i ramiculi de' rami degli alberi che nascono di sotto, che quelli che nascono di sopra.
Terza: tutti i ramiculi nati inverso il centro dell'albero per la soverchia ombra in breve tempo si consumano.


Quarta: quelle ramificazioni delle piante saranno piú vigorose e favorite, le quali sono piú vicine alle parti estreme superiori di esse piante, causa l'aria ed il sole.
Quinta: gli angoli delle divisioni delle ramificazioni degli alberi sono infra loro eguali.
Sesta: ma quegli angoli si fanno tanto più ottusi quanto i rami de' loro lati si vanno invecchiando.
Settima: il lato di quell'angolo si fa più obliquo, il quale è fatto di ramo piú sottile.


Ottava: ogni biforcazione di rami insieme giunta ricompone la grossezza del ramo che con essa si congiunge: come a dire a b giunto insieme fa e; c d giunto insieme fa f, e f e giunto insieme fa la grossezza del primo ramo op, il quale op grossezza è eguale a tutte le grossezze a b c d, e questo nasce perché l'umore del più grosso si divide secondo i rami.
Nona: tante sono le torture de' rami maestri, quanti sono i nascimenti delle loro ramificazioni che infra loro non si scontrano.

Decima: quella tortura de' rami più si piega, la quale ha i suoi rami di più conforme grossezza: vedi nc ramo e cosí bc per essere infra loro eguali, che il ramo ncd è piú piegato che quel di sopra aon che ha i rami piú disformi.
Undecima: l'appiccatura della foglia sempre lascia vestigio di sé sotto il suo ramo, crescendo insieme con tal ramo insino che la scorza crepa e scoppia per vecchiezza dell'albero.

814. Della ramificazione delle piante.

Sempre il margine donde si spicca la foglia del ramo cresce nella medesima proporzione che fa il ramo, e sempre si manifesta insino che la vecchiezza scoppia e rompe la scorza di tale ramo.
Sia pbc la grossezza di detto ramo; bcd sia la foglia che si appicca al ramo in tutto lo spazio boc, ch'è il terzo della grossezza del ramo; o è l'occhio dove nasce il ramiculo sopra la foglia; dico adunque, che circondando l'appiccatura della foglia la terza parte della grossezza del ramo, crescendo il ramo pbc alla grossezza hgs, lascierà ancora il terzo del cerchio di tale grossezza, com'è segnato in gs. Quel ramo sarà più curvo nell'albero, il quale nasce più basso nella quantità della sua ramificazione.

815. Della ramificazione delle piante.

I margini che fanno la congiunzione dei rami nel loro appiccarsi insieme quando ingrossano nelle inforcature, nel tempo della gioventú restano assai rilevati, e nella vecchiezza restano in cavo.

816. Delle minori ramificazioni delle piante.

Le foglie che compongono le ultime ramificazioni delle piante sono piú evidenti nella parte di sopra che di sotto, e questo avviene piú ne' noci che in altre piante, perché le loro foglie sono composte di sette altre foglie, in quel modo che tu vedi qui appresso figurato, le quali per il loro peso ricadono in basso, e spesse volte si appoggiano l'una sopra l'altra, e compongono una piastra assai luminosa, e questa si dimostra in lunga distanza, ma d'appresso si vedono poi i lustri sopra ciascuna foglia, e nella parte di sotto di essa ramificazione le foglie pendono obliquamente sotto il lor nascimento, facendo ombra l'una sopra l'altra alla sottoposta.
E per quel che si è detto si conclude che tale ramificazione ha le foglie piú espedite di sopra che di sotto, perché non sono occupate dalle altre; e dalla parte di sotto, per essere occupate dalle superiori, non sono interamente comprese dall'occhio.

Ancora di sopra le foglie per pendere sopra il loro nascimento poco si rimuovono sopra il lor nascimento, e di sotto si discostano assai; e per questo le foglie superiori di tali ramiculi sono men remote dalla massa di tutte le sue foglie, che le foglie ultime di sotto; e questo accade nel lume particolare, perché nell'universale le foglie hanno lume e non lustro; e tutti gli alberi che hanno le foglie composte di altre foglie fanno l'officio sopradetto, ed ancora che hanno le foglie larghe, come il platano, tiglio, fico e simili.

817. Della proporzione che hanno infra loro le ramificazioni delle piante.

Tal proporzione hanno le grossezze della ramificazione di ciascuna pianta nata il medesimo anno col lor primo fusto, quale hanno le antecedenti e succedenti di tutti gli altri anni preferiti e futuri, cioè che ogni anno i rami che ha acquistato ciascuna pianta, quando hanno finito di crescere, essendo insieme calcolate e unite le loro grossezze, essi sono eguali al ramo nato l'anno passato, il quale li ha partoriti, e cosí seguitano innanzi, e cosí saranno trovati ne' tempi futuri; come dire i rami ad e bd, ultimi della pianta, essendo insieme giunti, saranno eguali al ramo dc che li ha partoriti.

818. Della ramificazione degli alberi.

Le ramificazioni degli alberi nel caricarsi di frutti e di foglie mutano sito da quello ch'esse tenevano l'invernata. Mai da ramo a ramo la grossezza de' rami che si biforcano non si varia, se non quasi insensibilmente; e chi vi riponesse i ramiculi che nascono infra le principali ramificazioni, rifarebbe la grossezza di punto eguale per tutto.

819. All'albero giovane non crepa la scorza.

I rami delle piante sono situati in due modi, cioè o sono a riscontro l'uno dell'altro, o no, e se non sono a riscontro, il ramo di mezzo s'andrà piegando ora all'un ramo, ora all'altro;
e se sono a riscontro, l'albero di mezzo sarà diritto. Sempre il ramo si genera sopra l'appiccatura della foglia, e cosí fa il frutto. La scorza degli alberi sempre crepa per la lunghezza della pianta, salvo quella del ciliegio, che scoppia a circoli.

Quando la pianta maestra si dividerà in uno o piú rami principali ad una medesima altezza, allora i margini delle giunture di tali rami si faranno piú alti a riscontro l'uno dell'altro che inverso il centro dell'albero, inverso il quale rimarranno gran concavità.
E questo avviene quando gli angoli de' rami sono piú stretti infra loro che l'angolo che sta di verso il centro dell'albero maestro, come a dire a b, rami, sono divisi da piú stretti angoli, e cosí b c, che non sono i rami a c; e cosí adunque tali rami nell'ingrossare, piú presto e con maggiore aumento si congiungono in b c, e piú s'innalza la loro giuntura in a c; e per questo la giuntura di mezzo resta piú bassa; provasi essere per necessità, e siano i tre circoli n m o, i quali si toccano in punto delle linee nm ed mo ed on, e non in mezzo, e non potendo attaccarsi insieme se non dov'essi si toccano, si appiccheranno adunque in essi contatti, e non in mezzo dove non si toccano; e cosí nell'ingrossare tale attaccatura s'alzerà, come di sopra si mostra, in y c, e donde monta in alto tale giuntura, il mezzo che non si tocca resta basso e concavato.

820. Della ramificazione delle piante.

Quella parte della pianta mostrerà e sarà di maggior vecchiezza, la quale sarà piú presso al suo nascimento, come mostrano le crepature della sua scorza.
Questo si vede ne' noci, i quali hanno spesse volte gran parte della scorza tirata e pulita sopra la scorza vecchia e crepata, e cosí sono di tante varie gioventú e vecchiezze quante sono le loro ramificazioni maestre.

Gli anni dell'età degli alberi, che non sono stati storpiati dagli uomini, si possono annoverare nelle loro ramificazioni maestre; come a b c d e f, circoli, in ogni creazione di ramificazione principale, pigliando il ramo ch'è piú vicino al mezzo dell'albero. Gli alberi hanno in sé tante varie età, quante sono le loro principali ramificazioni.
La parte piú giovane della pianta avrà la scorza piú pulita e tersa che alcun'altra parte.
La parte meridionale delle piante mostra maggior gioventú e vigore che le settentrionali. La parte piú vecchia della scorza dell'albero è sempre quella che prima crepa.
Quella parte dell'albero avrà piú ruvida e grossa scorza, che sarà di maggior vecchiezza. I circoli de' rami degli alberi segati mostrano il numero de' loro anni, e quali furono piú umidi o piú secchi, secondo la maggiore o minore loro grossezza.

E cosí mostrano gli aspetti del mondo dov'essi erano volti; perché piú grossi sono a settentrione che a meridie; e cosí il centro dell'albero per tal causa è piú vicino alla scorza sua meridionale che alla scorza settentrionale; e benché questo non serva alla pittura, pure io lo scriverò per lasciare men cose indietro degli alberi, che alla mia notizia sia possibile.
Quelle cime degli alberi faranno maggiore accrescimento, che saranno piú vicine al ramo maestro del loro albero. Le foglie che prima nascono, e che piú tardi cascano, sono quelle che nascono nelle cime maestre degli alberi.
Quell'albero che piú invecchia ammette minori rami. Quel ramo che si estende in piú continuata grossezza e piú diritta, è quello il quale genera minori ramiculi intorno a sé.

821. Delle ramificazioni delle piante.

Le piante che assai si dilatano hanno gli angoli delle partizioni che separano le loro ramificazioni tanto piú ottusi, quanto il nascimento loro è piú basso, cioè piú vicino alla parte piú grossa e piú vecchia dell'albero. Adunque nella parte piú giovane dell'albero gli angoli delle sue ramificazioni sono piú acuti.

822. Del nascimento delle foglie sopra i rami.

Non diminuisce mai la grossezza di alcun ramo dallo spazio ch'è da foglia a foglia, se non quanto è la grossezza dell'occhio ch'è su essa foglia, la qual grossezza manca al ramo che succede insino all'altra foglia....
Ha messo la natura le foglie degli ultimi rami di molte piante, che sempre la sesta foglia è sopra la prima, e cosí segue successivamente, se la regola non è impedita; e questo ha fatto per due utilità d'esse piante; la prima è perché, nascendo il ramo e il frutto nell'anno seguente dalla gemella vena dell'occhio ch'è sopra in contatto dell'appiccatura della foglia, l'acqua che bagna tal ramo possa discendere a nutrire tal gemella col fermarsi la goccia nella concavità del nascimento di essa foglia; ed il secondo giovamento è che, nascendo tali rami l'anno seguente, l'uno non cuopre l'altro, perché nascono volti a cinque aspetti i cinque rami, ed il sesto nasce sopra il primo assai remoto.

823. Delle ramificazioni delle piante colle loro foglie.

Le ramificazioni delle piante, alcune, come l'olmo, sono larghe e sottili ad uso di mano aperta in iscorto, e queste si mostrano nelle loro quantità; di sotto si mostrano dalla parte superiore; e quelle che sono piú alte si mostrano di sotto, e quelle di mezzo in una parte di sotto ed una di sopra; e la parte di sopra è in estremo di essa ramificazione; e questa parte di mezzo è la piú scortata che nessun'altra di quelle che sono volte colle punte inverso te, e di esse parti di mezzo dell'altezza della pianta la piú lunga sarà inverso gli estremi di essi alberi, e fa a queste tali ramificazioni come le foglie della felce selvatica che nasce per gli argini de' fiumi.

Altre ramificazioni sono tonde, come quelle degli alberi che mettono i ramiculi e le foglie, che la sesta è sopra la prima; ed altre sono rare e trasparenti, come il salice e simili.

Gli estremi delle ramificazioni delle piante, se non sono superati dal peso de' frutti, si voltano inverso il cielo quanto è piú possibile. Le parti dirette delle loro foglie stanno volte inverso il cielo per ricevere il nutrimento della rugiada che cade la notte.
Il sole dà spirito e vita alle piante; e la terra coll'umido le nutrisce.
Intorno a questo caso io provai già a lasciare solamente una minima radice ad una zucca, e quella tenevo nutrita coll'acqua; e tale zucca condusse a perfezione tutti i frutti ch'essa poté generare, i quali furono circa sessanta zucche di quelle larghe.

E posi mente con diligenza a tale vita, e conobbi che la rugiada della notte era quella che col suo umido penetrava abbondantemente per l'appiccatura delle sue grandi foglie al nutrimento di essa pianta co' suoi figliuoli.
Per regola, le foglie nate nel ramo ultimo dell'anno saranno ne' due rami fratelli in contrario moto, cioè che, voltandosi intorno il nascimento delle foglie al loro ramo, in modo che la sesta foglia di sopra nasca sopra la sesta di sotto, il moto del loro voltarsi è, se l'uno volta inverso il suo compagno a destra, l'altro gli si volta a sinistra. La foglia è tetta ovvero poppa del ramo o frutti che nascon l'anno che viene.

824. Del nascimento de' rami nelle piante.

Tale è il nascimento delle ramificazioni delle piante sopra i loro rami principali, qual è il nascimento delle foglie, le quali foglie hanno quattro modi di procedere l'una piú alta che l'altra.
Il primo piú universale è, che sempre la sesta di sopra nasce sopra la sesta di sotto; il secondo è che le due terze di sopra sono sopra le due terze di sotto, ed il terzo modo è che la terza di sopra è sopra la terza di sotto.

825. Perché molte volte i legnami non sono diritti nelle lor vene.

Quando i rami che succedono il secondo anno sopra quelli dell'anno passato non hanno le grossezze simili sopra i rami antecedenti, ma da lato, allora il vigore di quel ramo di sotto si torce al nutrimento di quello ch'è piú alto; ancoraché esso sia un poco da lato.
Ma se tali ramificazioni avranno egualità nel loro crescere, le vene del loro fusto saranno diritte ed equidistanti in ogni grado di altezza della loro pianta.
Adunque tu, pittore, che non hai tali regole, per fuggire il biasimo degli intendenti sii vago di ritrarre ogni tua cosa di naturale e non dispensare lo studio come fanno i guadagnatori.

826. Degli alberi.

Sempre inverso i fondi delle valli e co' rami di esse valli gli alberi sono maggiori e piú spessi che inverso la sommità de' colli. Le cime de' monti sono piú erbose che le loro spiaggie, perché quivi non è concorso di acque, che le abbiano a lavare, come nelle spiaggie.

827. Degli alberi.

Se il ramo dell'albero ti viene in iscorto, le sue foglie ti si dimostreranno in faccia o circa; e se il ramo si mostrerà nella vera forma, le sue foglie si mostreranno improprie, cioè in iscorto.
Quando l'albero per lunga distanza non manda piú la vera figura all'occhio o bugiarda delle sue foglie, allora resta la figura delle poste de' rami con certa quantità e qualità.
Quando manca per distanza la figura delle poste de' rami, resta all'occhio solo la somma del suo chiaro e scuro; e se piú la vorrai giudicare, tu avrai da esso solo la figura del suo colore, che lo dividerà da altre cose diverse, e se non saranno diverse, non si scernerà da loro.


828. Della ramificazione degli alberi.

Tutte le ramificazioni degli alberi hanno il nascimento della sesta foglia superiore, che sta sopra la sesta inferiore.
Il medesimo hanno le viti, canne, pruno delle more e simili, salvo la vitalba gelsomino che ha le poste appaiate l'una sopra l'altra intraversata.
Tutti gli alberi che hanno il sole dopo sé sono scuri inverso il mezzo.

829. Della ramificazione che in un anno rimette nelle fronti de' rami tagliati.

Tal sarà la quantità del ramiculo che rimette sopra il ramo tagliato, con la quantità de' ramiculi che di tal ramo tagliato dovea produrre il medesimo anno, quale è la quantità della camicia che sta infra la scorza ed il legno, cioè la sua linea circonferenziale fatta sopra il taglio del ramo con la lunghezza del diametro di tale ramiculo; e questo accade perché il nutrimento che passa per tale diametro, il quale solea di lí passare per innalzarsi a nutrire i rami del medesimo anno, non trovandoli, si ferma a nutrire quel ramo che nasce nel fine della scorza e camicia.

Ma questa regola pare che patisca eccezione, perché se tutti i rami che di tutto il nutrimento seco viene a generare quell'anno, rifaceano tanta quantità di rami che, essendo insieme ricomposti ed uniti, colle loro grossezze e' si ricomponeano grossezza eguale al tagliato ramo; adunque, se tutta la fronte della scorza e camicia della pianta tagliata ricomponesse negl'interi labbri della sua tagliatura un cerchio unito di un continuato ramo che abbracciasse il tutto della circonferenza del legno, esso rifarebbe quel medesimo anno tanta grossezza di legname, quanta è la grossezza del ramo ch'esso abbraccia; il che pare impossibile, ancoraché l'aria, la pioggia e la rugiada l'aiutassero; conciossiaché molto maggiore è la circonferenza di tutte le ultime ramificazioni insieme giunta, le quali la pianta, non essendo tagliata, dovea generare quell'anno, che non è la circonferenza estesa in tutta la fronte della scorza tagliata; e per conseguenza piú nutrimento tira, perché in tale scorza e camicia sta la vita della pianta.
Ma di questo non si tratterà il fine in questo luogo, perché si riserva altrove, e non accade alla pittura.

830. Della proporzione de' rami colla proporzione del loro nutrimento.

Tal proporzione han tutte le ramificazioni di un medesimo anno nelle loro grossezze insieme unite colla grossezza del loro fusto, quale ha il nutrimento di esso fusto col nutrimento de' predetti rami, cioè che tale è la cosa nutrita, qual è il suo nutrimento.
Perché se sarà tagliato un ramo di una pianta, e che vi sia su innestato ovvero inserito uno de' suoi medesimi ramiculi, esso ramiculo si farà col tempo assai piú grosso che il ramo che lo nutrisce, e sarà perché il nutrimento ovvero spiriti vitali soccorrono il luogo offeso.
Nello inserire a scudo molti occhi di piante in cerchio ad un tronco tagliato comporranno il medesimo anno piú quantità di grossezza che non è la fronte di tal fusto tagliato.

831. Dell'accrescimento degli alberi e per qual verso piú crescono.

Le ramificazioni de' rami maggiori non crescono inverso il mezzo della loro pianta; e questo nasce perché naturalmente ogni ramo cerca l'aria e fugge l'ombra, e perché le ombre sono piú potenti nella parte inferiore de' rami che risguardan la terra che in quella che si volta al cielo, nella quale sempre si riduce il corso dell'acqua che piove e della rugiada che moltiplica la notte, e tiene piú umida essa parte inferiore che la superiore; e per questo i rami hanno piú abbondante nutrimento in tal parte, e per questo piú crescono.

832. Quali rami degli alberi sono quelli che piú crescono in un anno.

Sempre le maggiori ramificazioni de' massimi rami sono quelle che nascono dalla parte del ramo che guarda la terra, e le minori nascono da quella sopra esso massimo ramo; e questa tal grandezza di ramo inferiore nasce perché sempre l'umore del ramo, quando non è percosso dal caldo del sole, ricade nella parte di sotto del suo ramo; e però piú nutrisce l'umore dove di esso è maggiore abbondanza; e per questo il ramo sempre ha la scorza piú grossa di sotto che di sopra; e questa è potissima causa che i ramiculi di esso ramo sono assai maggiori di sotto che di sopra, e per questo gli alberi mettono assai rami all'ingiú, i quali sono causa che il ramo che di sotto gli succede non mette gran ramiculi contro il ramo che gli sta di sopra; e per questo le piante non si confondono, né tolgono l'aria l'una all'altra per la vicinità di tante ramificazioni, perché dan luogo l'una all'altra; e se quel ramo, com'è detto, cresce assai all'ingiú, quel che gli cresce incontro cresce poco all'insú.


833. Della scorza degli alberi.

L'accrescimento della grossezza delle piante è fatto dal sugo, il quale si genera nel mese di aprile infra la camicia ed il legno di esso albero; ed in quel tempo essa camicia si converte in iscorza, e la scorza acquista nuove crepature nelle profondità delle ordinarie crepature.

834. Della parte settentrionale delle piante degli alberi.

Sempre la parte settentrionale degli alberi vecchi veste la scorza del suo pedale di verdicante piumosità.

835. Della scorza delle piante.

La scorza delle piante è sempre con maggiori crepature di verso mezzodí che nella parte settentrionale.

836. Delle diversità che hanno le ramificazioni degli alberi.

Tre sono i modi delle ramificazioni degli alberi, de' quali modi l'uno è mettere i rami per due contrari aspetti, l'uno ad oriente e l'altro ad occidente, e non sono a riscontro l'uno dell'altro, ma in mezzo dello spazio opposito;
l'altro li mette a due a due, a riscontro l'uno dell'altro, ma se due ne saranno per levante e ponente, gli altri a meridie e settentrione; la terza ha sempre il sesto ramo sopra il primo successivamente.

837. Delle ramificazioni delle piante che mettono i rami a riscontro l'uno dell'altro.

Tutte le piante che mettono i rami a gradi l'uno a riscontro dell'altro con eguale grossezza, sempre saranno diritte come l'abete ab.

E questa tal dirittura nasce perché le parti opposite essendo eguali in grossezza, tirano eguale umore, o vo' dire nutrimento, e fanno i rami di egual peso, onde seguita che da eguali cause nascono eguali effetti, e tale egualità riserva la rettitudine eguale di essa pianta.

838. Degli accidenti che piegano le predette piante.

Ma quando le predette piante metteranno le loro ramificazioni in eguali in grossezza, allora tal pianta non osserverà la dirittura, ma la piega in opposita parte al ramo piú grosso; e questo accade perché necessità costringe tal pianta ad essere in mezzo ad eguali pesi, senza di che presto rovinerebbe per piccol vento che traesse per la linea donde cresce il ramo piú grosso.

839. Degli accidenti delle ramificazioni delle piante.

I quattro accidenti delle ramificazioni delle piante sono questi, cioè: lustro, lume, trasparenza ed ombra; e se l'occhio vedrà sopra essa ramificazione, la parte illuminata si dimostrerà di maggior quantità che la parte ombrosa; e questo accade perché essa parte illuminata è maggiore che la ombrosa, conciossiaché in quella si contiene il lume ed il lustro e la trasparenza; la qual trasparenza al presente lascierò da parte, e descriverò la dimostrazione della parte illuminata, la quale è quella ch'è messa per la quarta parte delle qualità de' colori che si variano nelle superficie dei corpi, cioè qualità mezzana, che vuol dire non esser lume principale ma mezzano; dipoi seguita l'altra quarta parte mezzana, che vuol dire non essere ombra principale, ma mezzana; e la qualità mezzana illuminata è interposta infra il lustro e la qualità mezzana ombrosa, la quale qualità mezzana ombrosa è interposta infra la mezzana illuminata e le ombre principali.

La terza parte, che è la trasparenza, solo accade nelle cose trasparenti, e non ne' corpi opachi. Ma parlando al presente delle foglie degli alberi, è necessario descrivere questo secondo accidente, il quale è d'importanza alla figurazione delle piante, benché dinanzi a me non è stata usata, che ce ne sia notizia. Questa è situata come sarà detto di sotto.

840. Delle trasparenze delle foglie.

Quando il lume è all'oriente e l'occhio vede la pianta di sotto inverso tramontana, esso vedrà la parte orientale dell'albero in gran parte trasparente, eccetto quelle che sono occupate dall'ombra delle altre foglie; e la parte occidentale dell'albero sarà oscura, perché riceve sopra di sé l'ombra della ramificazione, cioè quella parte ch'è volta all'oriente.