Textual description of firstImageUrl

Luca Giordano | Stile artistico

Luca Giordano (Napoli, 1634-1705) è stato un pittore Italiano, attivo soprattutto a Napoli, Madrid, Firenze, Venezia e Roma.
Fu uno dei principali esponenti della pittura napoletana del Seicento, assieme a Jusepe de Ribera, Salvator Rosa, Battistello Caracciolo, Massimo Stanzione, Bernardo Cavallino, Aniello Falcone, Andrea Vaccaro e Mattia Preti, nonché uno dei più influenti esponenti del barocco europeo.
La parabola evolutiva artistica del pittore si estende su più di 50 anni di carriera, nella quale assimila e rielabora influenze da tutte le principali correnti pittoriche secentesche.



Si avviò infatti alla pittura guardando al naturalismo di Caravaggio e, soprattutto, di Jusepe de Ribera, per poi rinnovarsi con lo stile neoveneto frutto degli studi dei grandi maestri classici del Cinquecento, su tutti Tiziano e Paolo Veronese, sfociando nel barocco più puro, dietro l'influenza di Pieter Paul Rubens, Giovanni Lanfranco e Pietro da Cortona, inventandosi infine apripista alla stagione del rococò che si sarebbe aperta nel corso del Settecento.
Risulta a tutti gli effetti uno dei pittori più prolifici della storia dell'arte, avendo all'attivo più di mille opere eseguite, lavorando sia su committenza pubblica sia su quella privata, quest'ultima rappresentata anche da alcune delle più importanti corti del continente (d'Avalos, Medici, reali di Spagna).

Nelle sue opere Luca Giordano ripercorre l'itinerario della pittura napoletana del Seicento, riuscendo ad alternare le due anime della pittura barocca, ossia quella tenebrosa e scura di Caravaggio e Jusepe de Ribera e quella chiara e luminosa di Pietro da Cortona e Baciccio, caratterizzata dall'impreziosimento cromatico e dell'intenerimento espressivo.
Il pittore fu in grado di giungere alle più notevoli conclusioni senza tuttavia tralasciare alcuni dei principali maestri del Cinque-Seicento europeo, con la disponibilità a sperimentare nella capitale del vicereame le nuove tendenze barocche in pittura senza negarsi i contributi di altre esperienze pittoriche, tramite i passaggi dei modi di Paolo Veronese, Tiziano e Peter Paul Rubens, passando anche per punti di mediazione quali quelli di Mattia Preti.


I viaggi che intraprese nella sua vita tra Roma, Venezia e Firenze gli consentirono di approfondire la propria carica espressiva in direzione veneta e di tradurre in pittura, con notevole fantasia e creatività, la moderna concezione barocca.
A partire dagli anni '80 del Seicento il pittore visse una seconda maturità artistica, traducendo le lezioni acquisite dai maestri del passato o contemporanei in un nuovo modo di fare pittura a fresco, che diverrà il punto di partenza per la stagione artistica rococò settecentesca.
Nei suoi cicli, Giordano riuscì a tradurre fantasticamente in trasparenze luminose ed immagini variopinte l'inarrestabile spettacolo di luci, forme e colori attraverso cui realtà naturale e mondo spirituale si manifestavano.


Le acquisizioni stilistiche del Giordano sono molteplici, che, seppur ottenute con lo scorrere del tempo e delle esperienze, non hanno determinato un passaggio brusco dall'uno o dall'altro modo di fare pittura, bensì hanno determinato un accrescimento tecnico e una consapevolezza stilistica sempre maggiore.
Tutto ciò ha fatto sì che il pittore potesse spaziare in ogni circostanza dall'una all'altra nozione, senza dover pertanto "abbandonare" del tutto il modus precedente in favore di quello nuovo, ma bensì consentendo di poter far coesistere entrambe le maniere e di poterle disporre a proprio piacimento in ogni momento della propria vita (non a caso, tra le ultime opere del Giordano si continuano comunque a registrare composizioni di rimando chiaroscurale caravaggesco, seppur impiantate su scenografie veronesiane). | Fonte: © Wikipedia