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Orazio Borgianni | Baroque painter

Orazio Borgianni (6 April 1574 - 14 January 1616) was an Italian painter and etcher of the Mannerist and early-Baroque periods. He was the stepbrother of the sculptor and architect Giulio Lasso.
Borgianni was born in Rome, where he was documented in February 1604. He was instructed in the art of painting by his brother, Giulio Borgianni, called Scalzo.
The patronage by Philip II of Spain induced him to visit Spain, where he signed an inventory in January 1605.
He returned to Rome from Spain after April 1605 at the height of his career, and most of the work of his maturity was carried out 1605–16.



In Spain, he signed a petition to begin an Italianate academy of painting and executed a series of nine paintings for the Convento de Portacoeli, Valladolid, where they remain.
From his time in Spain, there remain two of his paintings in the Prado Museum: St Christopher and the Stigmatization of St Francis and also an attributed selfportrait of youth.

Not far from the Prado in Madrid, the Real Academia de Bellas Artes de San Fernando owns a David and Goliath.
On his return to Rome he was patronized by the Spanish ambassador, for whom he painted several pictures, and he was also employed in painting for the churches. He painted as late as 1630, after which he returned to Spain. He frescoed in the apse of the church of San Silvestro in Capite in Rome, a Martyrdom of S.Stefano I and a Messengers of Constantine call on Saint Silvestro (1610).
His canvas of San Carlo Borromeo in the church of San Carlo alle Quattro Fontane (1612) is an eclectic and emotive synthesis of both Carracci and tenebrist styles.


The influence of Caravaggio is also evident in a painting of the same saint (1616) now in the Hermitage Museum. A lively self-portrait of an earnest, somewhat foppish Borgianni is in the Rome Galleria Nazionale d'Arte Antica.
His early biographer was his contemporary, Giovanni Baglione, who leans heavily on anecdote. He is said to have had a temper; riding one day in a coach, at Rome, he saw some artists, among whom was Caravaggio, laughing at him; he sprang from the carriage, seized a bottle of varnish from the shop of a druggist, and threw it at the heads of the offenders.

As an engraver he etched a

Resurrection.
A composition of many figures; marked two Marys and St. John; dated 1615.
St. Christopher giving his hand to the Infant Jesus.
St. Christopher carrying the Infant on his Shoulder.
Fifty-two Bible histories, called Raphael's Bible.
The dead Christ, in a foreshortened position, 1615. | Source: © Wikipedia




Orazio Borgianni (Roma, 6 aprile 1574 - Roma, 14 gennaio 1616) è stato un pittore Italiano.

Biografia

Poche sono le notizie riguardanti la biografia di questo artista. Figlio di un carpentiere originario di Firenze, nacque a Roma nel 1574, dove ebbe la prima formazione in un ambiente artistico di gusto puramente tardo manieristico.
Probabilmente si trasferì, assieme al fratellastro Giulio Lasso, pittore e scultore, in Sicilia ed, in seguito, tra la fine del XVI secolo e l'inizio del successivo, in Spagna, dove si sposò e maturò il proprio linguaggio artistico.
Tornato in Italia nel 1605-1606, vi giunse nel momento culminante dell'attività romana di Caravaggio, ma ebbe rapporti personali tesi con il grande pittore lombardo, come testimonia il suo unico biografo diretto, Giovanni Baglione. A Roma fu molto attivo nell'Accademia di San Luca, prese parte all'Accademia degli Umoristi e nel 1610 entrò nella Compagnia di San Giuseppe di Terrasanta (poi denominata Accademia dei Virtuosi al Pantheon).
Dopo una lunga e debilitante malattia, Borgianni morì a Roma, nella sua casa di via Frattina, il 14 gennaio 1616 e il giorno dopo fu sepolto nella basilica di San Lorenzo in Lucina.

Stile pittorico

Dopo aver ricevuto la prima formazione in Italia, si trasferisce in Spagna dove matura il proprio linguaggio artistico sugli esempi di El Greco e di Jacopo Bassano.
E qui è soprattutto l'arte di El Greco ad influire in maniera determinante sul suo stile con il luminismo violento e con l'allungamento visionario delle figure.
Al suo rientro a Roma abbandona le orme del tardo manierismo romano per proporre una interpretazione molto libera e personale del luminismo del Caravaggio, che si fondò sulla valorizzazione del retaggio raffaellesco, toledano, correggesco, che si traduce, nei suoi dipinti, in intensi effetti luministici e stupende nature morte, che assumono un originale tratto visionario trasfigurante e costituiscono un'anticipazione dello stile barocco.
Così, con la forza innovativa e l'attenzione drammatica della sua pittura, nasce uno degli stili più caratteristici dell'epoca in virtù della tecnica libera e pastosa e del colore ricco ed intenso.
Che il suo realismo assume aspetti diversi, bene emerge da alcuni dipinti quali la Natività della Vergine o la Sacra Famiglia, dove la luce ha guizzi improvvisi e misteriosi che trasfigurano il naturalismo della scena.
In alcune opere, inoltre, il Borgianni mette in mostra un appassionato interesse archeologico, che si traduce con l'inserimento nelle composizioni, di elementi di scavo come bassorilievi e frammenti, che lasciano trasparire la malinconia dell'artista per un mondo perduto.


Incisioni

Nel 1615, Borgianni si dedicò anche all'incisione di riporto, sia da Raffaello, di cui incise la serie completa delle Logge Vaticane (52 fogli), sia da sue stesse opere (Compianto su Cristo morto; San Cristoforo).

San Carlo Borromeo


Borgianni sviluppò l'iconografia di San Carlo Borromeo (canonizzato a Roma nel 1610) in veri dipinti. Il più famoso, datato 1611-12, fu realizzato per l'Ordine Trinitario ed è tuttora custodito a Roma presso la chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, capolavoro dell'arte borrominiana. In esse si coglie la maturazione dell'artista nel contrasto di luci, che è già alla base della sua tecnica, e nella costruzione scenica che viene sovvertita a favore di un più evidente coinvolgimento emotivo.

Maestro d'arte

L'opera del Borgianni, che non ebbe una scuola e non lasciò allievi diretti, ebbe tuttavia un'indubbia influenza in Italia, ad esempio su Giovanni Serodine, Giovanni Lanfranco, Domenico Fetti ed anche il giovane Guercino; ma soprattutto produsse forti riflessi sulla pittura della Spagna, paese con cui continuò a intrattenere rapporti anche dopo il trasferimento a Roma grazie ai suoi principali committenti, l'ambasciatore Don Francisco de Castro ed il suo segretario Juan de Lezcano.
Durante i suoi soggiorni nella penisola iberica a Pamplona, Saragozza, Madrid, Toledo, Borgianni realizzò un gran numero di opere con le quali esercitò grande influenza sui pittori spagnoli del primo barocco, in particolare su Luis Tristán.
Tra le opere conservate in Spagna particolare rilievo hanno le tele della chiesa di Porta Coeli di Valladolid (realizzate a Roma nel 1611), il Cristo che medita sulla croce e il David che decolla Golia (ma anche quest'ultimo fu dipinto al suo rientro a Roma). | Fonte: © Wikipedia