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Juana Romani | Belle Époque painter

Biography from: Sotheby's

Born in Velletri, Italy, Joana Carolina Carlessimo, called Juana Romani, moved with her family as a young girl to Paris, where she first encountered painting as an art school model.
At age nineteen, Romani began her training as the pupil of Jean-Jacques Henner before becoming a student of Ferdinand Roybet, and later, his mistress.
Like Roybet, she chose historical subjects and painted many portraits of young, mysterious women in costume.



Regularly working directly onto canvas without the use of preliminary sketches, Romani was particularly skilled in accurately rendering the refined materials of Renaissance fabrics against the pale skin of her models - some representing powerful female mythological or Biblical figures such as Salome.

From 1888 onwards, Romani exhibited regularly at the Paris Salon, earning fame for her compositions and becoming a widely recognized artist through a series of published photographs of her at work in the studio or posing in the latest fashions.


While some critics unfairly considered Romani a “follower” of Roybet, her talent and artistic sensitivities stood out distinctly to many others.

As a writer for The International Studio believed, Romani’s portraits “created quite a sensation”, and illustrated that “the painter seems to have tried to overstep human limits, and to express a sentiment such as animated Leonardo da Vinci when he fixed for ever on canvas the elusive smile of the “Jaconde” [The Mona Lisa] “Studio Talk”, The International Studio, vol 45, 1912, p. 323. | © Source: Sotheby's



Juana Romani | Woman on a Red Background | The John and Mable Ringling Museum of Art, Florida

This summer (2022), The Ringling made an important addition to its collection of 19th-century European art with the acquisition of a stunning work by the Italian-born painter Juana Romani (1867-1924).

Juana Roman | Woman on a Red Background | The John and Mable Ringling Museum of Art

Romani’s Femme au fond rouge (Woman on a Red Background) will be presented at The Ringling for the first time as part of the exhibition A Decade of Collecting, on view in the galleries of the Arthur F. and Ulla R. Searing Wing from October 22, 2022 through January 22, 2023. | © Source: Ringling Museum of Art, Florida



Biography from: Wikipedia

Juana Romani, née Carolina Carlesimo (1867-1924) was an Italian painter and artists' model.
She was born in Velletri. At the age of ten, she went to Paris with her mother and stepfather, Temistocle Romani, an engineer who was seeking employment there.

They settled in the Latin Quarter and she was put to work as a model at several art schools.
It was not long, however, before Filippo Colarossi, founder of the Académie Colarossi, took a special interest in her; inviting her to work and study at his school.


In 1882, she posed for "Diana the Huntress", a well-known sculpture by Alexandre Falguière. She also posed for Carolus-Duran, Ferdinand Roybet, who gave her lessons, and Jean-Jacques Henner, with whom she had a brief affair.
At the age of nineteen "Il Romani", as she was called, decided to pursue her own career in art.
That same year, she changed her first name to "Juana", the Spanish equivalent of her middle name, "Giovanna".

She began to exhibit her works in 1888 at the Salon of the Société des Artistes Français and exhibited with them regularly until 1904.
She was especially valued as a painter of female portraits, including many women from notable families, often depicting them as mythological or symbolic figures.


One of her portraits was awarded a silver medal at the Exposition Universelle (1889).

In 1901, she donated 5,000 lire to the art school in her home town. Four years later, it was officially renamed the "Scuola d'Arte Juana Romani".
Her work was also well received by the critics.

In 1896, Louis Gonse of Le Monde moderne declared that she was more skillful than her mentor, Roybet.
She usually painted directly on the canvas, without preliminary sketching, and sold many works before they were finished.

In her later years, she became mentally unsound and was confined to a psychiatric hospital in Paris.


She died there, forgotten, around 1924.

Her remaining works were auctioned off at the Hôtel Drouot.
Many of her paintings may be seen at the Musée d'Orsay. | Source: © Wikipedia






Biografia da: Sotheby's

Nata a Velletri, in Italia, Joana Carolina Carlessimo, detta Juana Romani, si è trasferita con la sua famiglia da giovane a Parigi, dove ha incontrato per la prima volta la pittura come modella per una scuola d'arte.
All'età di diciannove anni, Romani iniziò la sua formazione come allieva di Jean-Jacques Henner prima di diventare allieva di Ferdinand Roybet e, successivamente, sua amante.


Come Roybet, scelse soggetti storici e dipinse molti ritratti di giovani donne misteriose in costume.
Lavorando regolarmente direttamente sulla tela senza l'uso di schizzi preliminari, Romani era particolarmente abile nel rendere accuratamente i materiali raffinati dei tessuti rinascimentali contro la pelle pallida dei suoi modelli, alcuni dei quali rappresentavano potenti figure femminili mitologiche o bibliche come Salomè.

Dal 1888 in poi, Romani espone regolarmente al Salon di Parigi, guadagnandosi fama per le sue composizioni e diventando un'artista ampiamente riconosciuta attraverso una serie di fotografie pubblicate che la ritraggono al lavoro in studio od in posa all'ultima moda.


Mentre alcuni critici consideravano ingiustamente Romani una "seguace" di Roybet, il suo talento e la sua sensibilità artistica si distinguevano nettamente da molti altri.

Come riteneva uno scrittore per The International Studio, i ritratti di Romani "crearono una certa sensazione" e illustrarono che "il pittore sembra aver cercato di oltrepassare i limiti umani e di esprimere un sentimento come quello che animava Leonardo da Vinci quando fissava per sempre su tela il sorriso sfuggente della "Jaconde" [The Mona Lisa] "Studio Talk", The International Studio, vol 45, 1912, p. 323. | © Fonte: Sotheby's



Biografia da: Wikipedia

Juana Romani (Velletri, 30 aprile 1867 - Suresnes, 13 giugno 1923) è stata una pittrice Italiana, allieva e modella di Ferdinand Roybet e Jean-Jacques Henner.
Nata a Velletri con il nome di Carolina Carlesimo, si trasferì a Parigi con il patrigno Temistocle Romani e la madre nel 1877.
La famiglia si stabilì nel quartiere latino dove la bambina cominciò a posare per le grandi scuole d'arte.


Ma la piccola Juana non era destinata ad occupare a lungo la posizione di modella.

Fu Colarossi il giovane che per primo prese serio interesse nel talento della giovane fanciulla tanto che la invitò a disegnare nella accademia di cui era direttore.
Posò per la "Diana cacciatrice" di Alexandre Falguière nel 1882, per Carolus-Duran, per Jean-Jacques Henner e per Ferdinand Roybet con il quale collaborò.

All'età di diciannove anni, allo zenith del suo charm, “la Romani”, con tanto dispiacere dei suoi maestri, con decisione si ritirò dal piedistallo dei modelli per dedicare tutta se stessa esclusivamente alla propria arte.


Cominciò ad esporre regolarmente ai Saloni de "La Société des artistes français" dal 1888 al 1904 acquisendo notorietà anche come ritrattista di talento; si ricordano i ritratti della Principessa Juoachim Murat, della Duchessa di Palmella, di M.lle Gibson, di M.me Prètet, di M.lle Guillemet, di M. Roger Gouri du Roslan, di M.me Hériot, della Contessa di Briche, di M.me de Lurcy, di M.lle Claire Lemaître.

Fu bene accolta dalla critica; Louis Gonse ne "Le Monde moderne" nel 1896 scrive:

"Que cette jeune et sympathique artiste me pardonne de lui dire sans périphrases que je la trouve plus habile que M.Roybet lui-même / "Questa giovane e simpatica artista mi perdoni di dirle senza perifrasi che io la trovo più capace di M.Roybet stesso"".

Accomunata dallo stesso destino della Camille Claudel, nel 1903 le viene diagnosticata una malattia mentale e nel 1905, mentre la Francia la inserisce tra gli artisti italiani di spicco esposti al Musée du Luxemburg, viene internata nella Maison de Santé Esquirol a Ivry-sur-Seine poiché "affetta da una psicosi allucinatoria cronica, delirio con manie di persecuzione e predominanza di idee ambiziose".

Juana Romani muore in manicomio nel 1924 nella più assoluta dimenticanza!


Attività artistica

«… la donna non abdica all’artista, al contrario la sua arte sarebbe piuttosto fatta di un femminismo esagerato. La Fontaine si era ben chiesto cosa avrebbero dipinto i leoni se avessero saputo dipingere. Ebbene, immagino che se le grandi incantatrici Dalila, Giuditta, Lucrezia avessero saputo dipingere avrebbero tracciato queste immagini allo stesso tempo fiere e deliziose come ha fatto Juana Romani, e nelle quali mi è sempre sembrato che ci fosse molto di se stessa» - Paul Armand Silvestre, Album Mariani, Juana Romani.

Quasi tutti i lavori della pittrice si trovano in Francia, in America, in Giappone e pochissimi a Velletri presso privati.
Nel Museo di Lussemburgo, in quello di Mulhouse ed in altre collezioni si conservano pregiati suoi lavori: celebre il ritratto della Principessa Juoachim Murat ed il San Giovanni.

All'Esposizione Universale di Parigi del 1889 fu premiata con la medaglia d'argento.

Nel 1890 si applaude al Salone una Erodiade e una Ragazza con i gatti dove appare la capacità della pittrice di spaziare in forma e tematica dando due note differenti di stile; in successive mostre dal 1891 con opere come Giulietta e una Maddalena e con le squisite immagini di Bianca Capello e di Manuella.


I punti forti di M.lle Romani sono la maestria nel disegno delle forme e la sua padronanza del colore; spesso dipinge direttamente sulla tela senza disegno preliminare o di studio, e vende molte delle sue immagini prima che siano finite.

Nella "Revue philomathique de Bordeaux et du Sud-Ouest" è scritto:" M.lle Juana Romani, élève de Henner et de Roybet, a pris à l'un son divine coloris, à l'autre sa verve et son large dessin / M.lle Juana Romani, allieva di Henner e di Roybet, ha preso ad uno i suoi divini colori, all'altro il brio e il disegno ampio", dagli stessi ella apprese la tecnica della pâte savoureuse che, come precisato dalla rivista The Parisian Illustrated, solamente pochi artisti hanno la capacità di usare.

La Romani non fa seri stereotipati ritratti ma dipinge quelli di cui non ci si stanca mai, pieni di vita e di espressione.

Oltre a seguire i maestri a lei contemporanei coltivò interesse per altri autori collezionando opere di Eugène Delacroix, Rembrandt, Albrecht Dürer, Martin Schongauer, Luca da Leida, Nicolas Poussin ed altri.| Fonte: © Wikipedia


L'Art Francais du 11 juin 1892 - Couverture - Bianca Capello de Juana Romani

Juana Romani, 1900

Ferdinand Roybet | Ritratto di Juana Romani

Victor Prouvé | Portrait de Juana Romani, 1884

Jean-Jacques Henner | Ritratto di Juana Romani | Mosca, State Museum of Modern Western

Victor Prouvé | Portrait de Juana Romani, 1884