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Osho Rajneesh: "Se l'amore diventa profondo, resti in silenzio"...

"Fa' di ogni passo una tua scelta. Crea te stesso e assumitene l'intera responsabilità".
"La vita ha due polarità: l'essere e il fare. L'essere è la tua natura: è sempre con te, non devi fare nulla per averlo. È qualcosa che esiste già, che sei fin da ora; non è qualcosa che possiedi. Non esiste nessuna distanza: sei già il tuo essere. Il fare è una conquista".
"Il problema autentico è risvegliare nell'individuo quel tanto di consapevolezza capace di generare in lui il desiderio di divenire libero, intelligente, autorealizzato e pienamente consapevole".
"L'ego è uno sforzo costante per andare controcorrente".


"Le persone controllate sono sempre ansiose, perché in profondità si cela ancora il tormento.
Se sei privo di controllo, se sei fluido e vivo, non sei nervoso.
È impossibile: qualsiasi cosa accade, accade.
Non ti aspetti niente dal futuro, non stai recitando un ruolo.

La gente ha imparato a essere fredda, a toccare senza toccare, a guardare senza guardare, a sfiorare senza sfiorare.
Si vive di cliché: "Ciao, come stai?".
Nessuno vuole dire niente dicendolo, queste parole servono solo a evitare l'incontro autentico tra due persone.
La gente non si guarda negli occhi, non si tiene per mano, non cerca di sentire l'energia dell'altro.
Non si permette di scorrere liberamente.


Tira avanti in qualche modo, piena di paura, fredda e smorta, dentro una camicia di forza.
In latino c'è un detto: "Agere sequitur esse", il fare segue l'essere.
Non cercare di cambiare le tue azioni; cerca di scoprire il tuo essere e le azioni cambieranno.
L'azione è qualcosa che fai, l'essere è qualcosa che sei.

L'azione viene da te, ma è solo un frammento.
Se si mettessero insieme tutte le tue azioni, esse rappresenterebbero solo il tuo passato.
E il futuro?
Il tuo essere contiene il tuo passato, il tuo futuro e il tuo presente: contiene la tua eternità.
Se ti sei visto a fondo, acquisti la capacità di vedere a fondo anche gli altri".

"Se l'amore diventa profondo, resti in silenzio perché le parole diventano inutili. Se non riesci a stare in silenzio con il tuo amante, sappi che non c'è amore, perché è molto difficile vivere in silenzio insieme a qualcuno con cui non si è in amore".

"Nessuno può farti sorgere dei dubbi se questi non si nascondono già dentro di te; gli altri, possono solo aiutarli a venire fuori, non possono crearli. E lo stesso vale per la fede: gli altri possono solo aiutarla a manifestarsi, non a crearla".


I "dieci comandamenti" di Osho

Osho dichiarava di essere contrario ad ogni dottrina, dogma e ad ogni tipo di comandamento.

Tuttavia, in una lettera ad un discepolo, stilò questo elenco semiserio:

1) Non ubbidire ad alcun ordine all'infuori di quello interiore.
2) L'unico dio è la vita stessa.
3) La verità è dentro di te, non cercarla altrove.
4) L'amore è preghiera.
5) Il vuoto è la soglia della verità: è il mezzo, il fine e la realizzazione.
6) La vita è qui e ora.
7) Vivi totalmente desto.
8) Non nuotare, galleggia.
9) Muori ogni istante, così da poter rinascere ogni istante.
10) Smetti di cercare. Ciò che è, è: fermati e guarda.


I "dieci Non-comandamenti" di Osho

Suggerì, anche dei "Non-comandamenti", ossia dei valori che rappresentavano il suo fondamentale atteggiamento verso la vita:

1) Libertà;
2) Unicità dell'individualità;
3) Amore;
4) Meditazione;
5) No alla serietà;
6) Giocosità;
7) Creatività;
8) Sensibilità;
9) Gratitudine;
10) Senso del mistero.


Osho Rajneesh, o semplicemente Osho (Kuchwada, 11 dicembre 1931 - Pune, 19 gennaio 1990), è stato un mistico e maestro spirituale Indiano, che acquisì seguito internazionale.
Osho fu professore di filosofia fino al 1966, quando abbandonò la carriera accademica per girare il mondo come maestro spirituale.
Oratore versatile e dissacrante, Osho affrontò nei suoi discorsi estemporanei, tenuti davanti a un pubblico internazionale nel corso di trentacinque anni, gli argomenti più disparati: dalla ricerca spirituale ed esistenziale del singolo individuo alle questioni sociali e politiche odierne.
Articolava ragionamenti minuziosi, si contraddiceva consapevolmente (perché "la vita stessa è contraddittoria e incoerente"), con un tono a un tempo solenne e ironico, fornendo risposte specificamente calibrate sulla persona che gli aveva posto la domanda ("la risposta sorge spontanea dal mio vuoto interiore, non la conosco in anticipo, la ascolto per la prima volta come il mio interlocutore, è nuova anche per me").

La visione di Osho abbraccia sia la millenaria saggezza orientale, sia la scienza e il pensiero occidentali.
Osho sosteneva che l'obiettivo dei suoi discorsi non fosse l'indottrinamento ("non aggrappatevi alle mie idee, non vi darò nessun dogma"), ma quello di scardinare i meccanismi mentali dell'ascoltatore per indurlo in uno stato interiore di pace e profonda attenzione, e "creare uno spazio sempre più ampio di meditazione; non si tratta di conferenze, in realtà è solo un espediente per aiutarti a diventare silenzioso, è un metodo di potenziale trasformazione".