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Paul Cézanne | Figure e Lettere

Durante la sua vita il pittore Paul Cézanne ha tenuto molta corrispondenza - oltre 250 lettere, scritte a familiari, amici, colleghi artisti e mercanti, e che abbracciano le principali figure culturali della fine del XIX secolo.

Corrispondenza con Émile Bernard (French Symbolist painter, 1868-1941)

Aix en Provence, 15 aprile 1904

Caro signor Bernard,
"quando riceverete questa mia, avrete molto probabilmente già ricevuto una lettera dal Belgio, o almeno lo spero, indirizzata in rue Boulegon. Sono felice della testimonianza di simpatia artistica che avete voluto gentilmente offrirmi con la vostra lettera.
Permettetemi di ripetere quello che vi dicevo qui: trattare la natura secondo il cilindro, la sfera, il cono, il tutto posto in prospettiva, in modo che ogni lato di un oggetto o di un piano si diriga verso un punto centrale.



Le linee parallele all'orizzonte danno l'estensione, cioè una sezione della natura, o, se preferite, dello spettacolo che il Pater Omnipotens Aeterne Deus dispiega davanti ai nostri occhi. Le linee perpendicolari a questo orizzonte danno la profondità".
"Ora, per noi uomini, la natura è più in profondità che in superficie, di qui la necessità di introdurre nelle nostre vibrazioni di luce, rappresentate dai rossi e dai gialli, una quantità sufficiente di azzurri, per far sentire la presenza dell'aria.
Permettetemi di dirvi che ho ricevuto lo studio che avete fatto da me a pianterreno: è buono. Dovete solo, credo, proseguire lungo questa via; voi avete capito bene quello che si deve fare, e arriverete presto a voltare le spalle a Gauguin ed a Van Gogh!"


Aix-en-Provence, 15 April 1904

Dear Monsieur Bernard,
By the time this letter reaches you, you will very probably have received one coming from Belgium, I think, and addressed to you via the Rue Boulegon. I am happy to have the evidence of warm sympathy in art which you so kindly give me in the form of your letter.
Allow me to repeat what I said when you were here: deal with nature by means of the Cylinder, the sphere and the cone, all placed in perspective, so that each side of an object or a plane is directed towards a central point. Lines parallel to the horizon give breadth, a section of nature or, if you prefer, of the spectacle spread before our eyes by the Pater Omnipotens Aeterne Deus.
Lines perpendicular to that horizon give depth. But for us men, nature has more depth than surface, hence the need to introduce in our vibrations of light, represented by reds and yellows, enough blue tints to give a feeling of air.
I would like to say that I have had another look at your study of the ground floor of the studio, it is good. All you need do, I think, is to continue along these lines, you have an understanding of what ought to be done, and you will soon be able to turn your back on the Gauguins and Van Goghs! Please thank Mme Bernard for her kind remembrance of the undersigned, give the children a kiss from ‘Père Goriot', and my best respects to your family.


Aix, 12 maggio 1904

Mio caro Bernard,
"L'assiduità al lavoro e l'età avanzata vi spiegheranno facilmente il ritardo con cui vi rispondo.
Del resto nella vostra ultima lettera mi intrattenete con cose così diverse, anche se tutte riguardanti l'arte, che non posso seguirla in ogni suo sviluppo.
Ve l'ho già detto, mi piace molto il talento di Redon, e sono pienamente con lui nell'ammirazione per Delacroix.
Non so se la mia precaria salute mi permetterà mai di realizzare il sogno di fare la sua apoteosi [un omaggio pittorico].
Procedo molto lentamente, la natura mi si presenta molto complessa; e i progressi da fare sono infiniti. Si deve vedere bene il proprio modello e sentire in modo giusto; e, ancora, esprimersi con distinzione e forza".


"Il gusto è il miglior giudice.

È raro. L'arte non si rivolge che a un numero straordinariamente limitato di persone.
L'artista deve diffidare dell'opinione che non si fonda sull'osservazione intelligente del carattere. Deve dubitare della mentalità letteraria, che tanto spesso fa sì che il pittore si allontani dalla vera via - lo studio concreto della natura - per perdersi troppo in speculazioni astratte.
Il Louvre è un buon libro da consultare, ma dev'essere solo una mediazione. Lo studio reale e prodigioso da intraprendere è la varietà del quadro della natura.
Vi ringrazio molto di avermi inviato il vostro libro; aspetto di avere la testa sgombra per leggerlo.
Potete inviare a Vollard, se credete, quello che vi ha chiesto [una foto di Cézanne]".


Aix, 26 maggio 1904

Mio caro Bernard,
"Sono abbastanza d'accordo con le idee che svilupperete nel vostro prossimo articolo per l'"Occident". Ma ribadisco ancora una volta che il pittore deve dedicarsi totalmente allo studio della natura, e cercare di produrre dei quadri che siano un ammaestramento. Le chiacchiere sull'arte sono pressoché inutili. Il lavoro che fa realizzare progressi nel proprio mestiere è una ricompensa sufficiente all'incomprensione degli imbecilli.
La letteratura si esprime con astrazioni mentre il pittore concretizza, col disegno e il colore, le proprie sensazioni, le proprie percezioni. Non si è mai né troppo scrupolosi, né troppo sinceri, né troppo sottomessi alla natura; ma si è più o meno padroni del modello, e soprattutto dei mezzi espressivi.
Penetrare ciò che si ha davanti, e perseverare nell'esprimersi il più logicamente possibile. I miei ossequi alla signora Bernard, una gran stretta di mano a voi, e un ricordo ai bambini".