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Jiang Guo Fang, 1951 | Forbidden city


Jiang Guo Fang (姜國芳) was born in April 27th 1951 Nanchang, Jiangxi.
In 1978 graduated from China Central Academy of Fine Arts The oil painting department, school to teach.
In 1979 Central Academy of Drama dance department, Central Academy of fine art in 1984 of Department of oil painting course learning, after graduation to return to teaching at the Central Academy of Drama, now Professor.


In 1986 take part in the sixth national art exhibition, Beijing won the first prize in 1990, Oman held the "International Youth biennial Art Exhibition" and won the prize.
In 1993 the organization and participated in the "figurative oil painting exhibition" (China Artists Association to host).
In a 2003 Hami art fair. 2004 The Palace MuseumJiang Guofang hosted the "Forbidden City Series exhibition".
Should the United States Florida State University invited lectures, participating in the New York The Empire State Building "World Chinese artists exhibition".

Italy in 2005 should be the president of Rome Province special invitation, President of Italy sponsored, in downtown Rome, Venice square National Museum city hall held ninth "Jiang Guofang series works in the forbidden city".
The exhibition is the first Asian artist to enter the museum exhibit.
And should a UNESCO invite held in India to participate in the summit conference of international artists.


Starting in December 15, 2005 the global tour plan, will in turn to the western countries Museum World tour, which lasted for three years. 2004 November "emperor" in the works of Hay Auction, bid for the 2970000. 2005 November "Palace" in the works of Garter The auction price of 2530000.
Jiang Guofang's artistic creation can be divided into two stages, in 1987 before the early creation stage, mainly in the series "cattle", "Tibet's series of paintings ", and painting etc..
But after 1987 mainly in creation The Forbidden City.
The main series, has been more than 200 pieces of works.

The Forbidden City in Beijing is a symbol of China as only the Great Wall can be.
Here ruled the last emperor of the Quing Dynasty (1644-1911), the last dynasty which followed after Ming (1368-1644).
In 1405 emperor Yongle of the Ming Dynasty moved the capital of the Chinese empire from Nanking to Beijing.
Between 1407-1420 the construction of the monumental palace began.
The area with its hundreds of palaces and thousands of rooms is the embodiment of the many thousand years old Chinese civilisation and culture.


The paintings of the "Forbidden City" series, portraits and scenes from the 600 years old imperial palace, have their own unique expression due to the distinctive painting style he has developed.
Unswervingly Jiang Guo Fang strives for artistic perfection, which occasionally he is trying to find by painting variations of one motif, changing size, composition and colours.
His masterful paintings bring back to life the Forbidden City and its history, symbol and mysticism of the great Chinese emperors.







































Jiang Guofang è nato nel 1951 in una famiglia contadina del villaggio di Huoshan, nel distretto di Jinxian, provincia del Jiangxi, il quarto di otto fratelli e sorelle.
Quando aveva tre anni la sua famiglia si è trasferita nel capoluogo della provincia, Nanchang.
Il nonno e il padre erano onesti falegnami, tuttavia nel corso della rivoluzione culturale la famiglia venne ingiustamente bollata come proprietaria terriera, per cui sopravvisse solo coi 30 yuan dello stipendio del padre.
Senza parlare della durezza delle condizioni di vita, per il giovane gli attacchi politici e le umiliazioni personali sono state le più profonde ferite dell'epoca.
Egli vide con i propri occhi come le Guardie Rosse incendiassero i vecchi libri, che ora consideriamo gemme della cultura tradizionale.



Prima del diploma delle medie inferiori Jiang Guofang si è arruolato nell'esercito, allenandosi "nel grande crogiolo del pensiero di Mao Zedong", dopo due anni l'ha lasciato ed è diventato operaio in una fabbrica.
Forse per un favore divino egli è cresciuto in una famiglia che non ha alcun rapporto con l'arte, diventando tuttavia famoso già nell'infanzia come pittore.
Il ritratto di Engels appeso nella Piazza dei Diecimila di Nanchang è opera sua.
Dopo la caduta della "banda dei quattro", nel 1988 Jiang Guofang si è diplomato con eccellenti risultati all'Accademia centrale d'arte, rimanendovi come insegnante, passando poi all'Accademia centrale di arte drammatica ed iniziando da allora la sua carriera di pittore professionista.


Per capire perchè Jiang Guofang abbia iniziato la creazione dei dipinti ad olio della serie della Città Proibita, occorre risalire al suo primo anno di studi all'Accademia centrale d' arte. Era la prima volta che egli veniva a Pechino ed entrato nella Città Proibita, la grandiosa e meravigliosa scena che si è parata dinanzi ai suoi occhi ha lasciato senza fiato questo studente proveniente dalla lontana provincia del Jiangxi. Egli pensava: chi è vissuto alla fin fine in questi palazzi? Questo è il motivo iniziale della sua attenzione per la cultura imperiale.


Rievocando la propria carriera creativa, egli afferma: dipingo la Città Proibita per la mia passione personale per la cultura tradizionale, da cui è nato uno stimolo artistico.
Come pittore, dal punto di vista estetico, la Città Proibita concentra il meglio della cultura nazionale, nel frattempo qui è vissuto un gruppo speciale di popolazione che storicamente ha concentrato il massimo della maestà, raffinatezza e nobiltà.
La Cina è un Paese con una storia feduale di più di duemila anni, e la cultura imperiale è un' importante forma culturale che ha svolto un ruolo guida nella storia dello sviluppo della civiltà cinese. Tuttavia a causa di vari motivi storici, la cultura imperiale è diventata una "zona vietata".
Opere letterarie ed artistiche come romanzi, opere teatrali e film riguardanti la Città Proibita sono stati criticati e distrutti, mentre nell'arte la rappresentazione di questo tema era considerata reazionaria, tuttavia personalmente ho continuato ad amare profondamente il posto.


Negli ottanta anni del secolo scorso, attraverso il battesimo di pensiero della riforma e apertura, finalmente le zone vietate dei temi storici si sono infrante, ed i dipinti sulla Città Proibita sono diventati temi di comune interesse.
In questo ambito, le pitture sulla Città Proibita di Jiang Guofang sono senza dubbio le prime in ordine di tempo, della massima dimensione e dalla più ampia influenza. Naturalmente egli ha pagato un caro prezzo per tutto ciò.
Nel 1993 a Pechino Jiang Guofang e altri famosi pittori ad olio hanno tenuto una Mostra di pittura ad olio figurativa, che fece sensazione, in cui egli ha presentato cinque opere sulla Città Proibita.
Era la prima volta che le sue opere in merito comparivano in pubblico.
Tuttavia si trattava di un' epoca in cui il pensiero cinese era a metà fra entusiasmo e freddezza, per cui la sua serie sulla Città Proibita presentava una certa distanza dalla corrente culturale principale portata avanti dalla politica del tempo, quindi venne sottoposta a critiche.
Alcuni teorici l'accusarono addirittura di essere una rinascita del cadavere del feudalesmo!


Doveva persistere nel concetto estetico già fissato o tornare sulla vecchia strada della cosiddetta "tradizione rivoluzionaria"?
In questo crocevia di vita e arte, Jiang Guofang ha scelto coraggiosamente di percorrere la propria strada.
Proprio allora la famosa galleria d'arte straniera Schoeni l'ha invitato ad entrare fra le file dei suoi artisti, per cui egli ha lasciato il posto di lavoro, il titolo di professore e la "ciotola di riso assicurata", diventando il primo pittore professionista cinese a firmare un contratto con una galleria d'arte straniera.
Benchè questa strada di vita sia irta di difficoltà, per il suo ideale d'arte egli non si è mai voltato indietro.
Da allora i suoi raffinati capolavori e la sua presenza ostinata sono scomparsi dalle gallerie d'arte cinesi e dai nostri orizzonti, passando all'estero. Questa separazione è durata dieci anni, in cui il pubblico cinese ha potuto seguire le tracce della sua arte solo attraverso i mass-media esteri.


Qualche volta i rapporti fra un artista e le sue opere paiono rapporti fra madre e figlio. Se il figlio si allontana, la madre è in pena, sperando che possa vivere e crescere entro i suoi propri orizzonti, tuttavia i suoi dieci anni di pittore professionista legato da contratto hanno allontanato Jiang Guofang dall'amatissimo motivo ispiratore delle sue opere, il che è diventato il motivo più importante che l'ha indotto a lasciare la galleria.
Egli ha quindi preparato scrupolosamente il viaggio di ritorno della sua arte a Pechino, il che è corrisposto con la mostra alla Città Proibita dei suoi dipinti sul soggetto.
La Città Proibita che ha superato mille vicissitudini non solo è lo sfondo delle opere di Jiang Guofang, ma anche la pietra angolare su cui egli ha fissato la direzione dello sviluppo della sua arte. La Città Proibita l'ha ispirato artisticamente, ed egli col suo talento ed impegno gli ha restituito bellezza e vitalità.


Due mesi dopo le opere della serie della Città Proibita di Jiang Guofang sono entrate sul mercato delle aste di Pechino, ed una di queste, "Figlio del cielo", è stata aggiudicata per 2,97 milioni di yuan, mentre altre tre opere sono state vendute ad alto prezzo. Le opere di Jiang Guofang sono ormai diventate uno stendardo simbolico del mercato cinese dei dipinti ad olio.
Sia per i mass-media che per i website, Jiang Guofang è diventato un personaggio focale, il pubblico ama studiare i personaggi delle sue opere sulla Città proibita, in particolare il piccolo imperatore e le meravigliose concubine dell'harem: il piccolo imperatore, non ancora uscito dall'infanzia, è così simpatico, eppure è come rinchiuso in un pozzo, il che induce il pubblico di buon cuore al rimpianto; le bellissime dame di corte attirano ancora di più l'attenzione. I loro visi meravigliosi, la loro dolcezza, nobiltà e misura e l'elegante abbigliamento esprimono l'incantevole fascino delle donne orientali.
Le opere della serie della Città Proibita create da Jiang Guofang non solo hanno conquistato tramite il mezzo artistico il cuore dei cinesi amanti della bellezza, ma soprattutto hanno cambiato le nostre concezioni, mentre sulla Città Proibita ricoperta a lungo da nuvole oscure è spirata come una brezza primaverile.