Kazimir Malevich | Cubist/Geometric abstract painter
Kazimir Severinovič Malevič | Казимир Северинович Малевич, (born Feb 23 [Feb. 11, old style], 1878, near Kiev-died May 15, 1935, Leningrad), Russian painter, who was the founder of the Suprematist school of Abstract painting.
Malevich was trained at the Kiev School of Art and the Moscow Academy of Fine Arts. In his early work he followed Impressionism as well as Fauvism, and, after a trip to Paris in 1912, he was influenced by Picasso and Cubism. As a member of the Jack of Diamonds group, he led the Russian Cubist movement.
In 1913 Malevich created abstract geometrical patterns in a manner he called Suprematism (q.v.). From 1919-1921 he taught painting in Moscow and Leningrad, where he lived the rest of his life. On a 1926 visit to the Bauhaus in Weimar he met Wassily Kandinsky and published a book on his theory under the title Die gegenstandslose Welt (“The Nonobjective World”). Later, when Soviet politicians decided against modern art, Malevich and his art were doomed. He died in poverty and oblivion.
Malevich was the first to exhibit paintings composed of abstract geometrical elements. He constantly strove to produce pure, cerebral compositions, repudiating all sensuality and representation in art. His well-known “White on White” (1918; Museum of Modern Art, New York City) carries his Suprematist theories to their logical conclusion. | © Encyclopædia Britannica, Inc.
Malevič ‹mali̯èv'ič›, Kazimir Severinovič - Pittore Russo (Kiev 1878 - Leningrado 1935). Fu tra i più attivi e dotati esponenti dell'avanguardia russa ed europea. Dopo aver assorbito e superato le avanguardie occidentali giunse alla formulazione dal suprematismo, basato sulla supremazia della pura sensibilità e volto a liberare l'arte dal mondo oggettivo. Sviluppò il discorso pittorico aperto dal cubismo verso l'astrazione assoluta, giungendo fino ai limiti della pittura con opere come il Quadrato bianco su fondo bianco (New York, Museum of modern art).
Scarse sono le notizie sulla sua giovinezza, ma dal 1908-10 M. figura tra i più attivi e dotati esponenti dell'avanguardia russa ed europea. Parte importante nella sua formazione ebbe la pittura francese Post-Impressionista che M. poté conoscere attraverso le numerose opere collezionate a Mosca. Nel 1916, lanciò il movimento Suprematista. Dopo il 1917 con dipinti, disegni, progetti architettonici, saggi e con l'insegnamento alla scuola d'arte di Vitebsk prima e, dopo il 1922, a Pietroburgo, M. si prodigò per la democratizzazione della cultura. Nel 1927 si recò in Polonia e in Germania per una mostra e, richiamato d'urgenza in patria (in conseguenza dell'involuzione politica e culturale della rivoluzione in Russia), lasciò a Berlino gran parte delle sue opere eseguite tra il 1900-1925, oltre a numerosi scritti. Opere. Espose i principi del suprematismo nel saggio Dal cubismo e futurismo al suprematismo, 1916. Tra gli appunti e le note lasciati a Berlino insieme alle sue opere vi era anche il manoscritto del fondamentale saggio Il suprematismo o il mondo senza oggetto, pubblicato nello stesso 1927 nei Bauhausbücher (Die gegenstandslose Welt, ripubblicato con più cura a Colonia nel 1962; trad. it. 1969).
Le opere esposte a Berlino nel 1927 percorrono tutto l'arco dell'esperienza pittorica di M., dalle prime vagamente impressioniste, a quelle fortemente influenzate dalla pittura di Cézanne, dal fauvismo e dall'espressionismo tedesco, dal cubismo fino alle elaborazioni suprematiste. Con il Quadrato nero su fondo bianco (Mosca, Galleria Tret´jakov; presentato nel 1915 con altri dipinti suprematisti all'esposizione "0,10" di Pietroburgo) M. portò avanti il discorso pittorico aperto dal cubismo verso l'astrazione assoluta e giunse ai limiti della pittura con il Quadrato bianco su fondo bianco (New York, Museum of modern art; fu esposto a Mosca nel 1918). Questa sua posizione trova una necessaria spiegazione nel saggio scritto nel 1922 del Mondo senza oggetto: il motivo sostanziale del "nulla svelato" indica nel nichilismo una delle matrici e giustificazioni dell'astrattismo di Malevič. Negli ultimi anni M. si dedicò prevalentemente al ritratto. Un nuovo avvio allo studio di M. è stato dato dall'acquisto (1957) da parte dello Stedelijk Museum di Amsterdam di gran parte delle opere esposte a Berlino nel 1927. | ©Treccani, Enciclopedia italiana