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Arc de Triomphe Paris, 1806-1836


Arc de Triomphe, in full Arc de Triomphe de l’Étoile, massive triumphal arch in Paris, France, one of the world’s best-known commemorative monuments.
It stands at the centre of the Place Charles de Gaulle (formerly called the Place de l’Étoile), the western terminus of the avenue des Champs-Élysées; just over 1.2 miles (2 km) away, at the eastern terminus, is the Place de la Concorde.
Napoleon I commissioned the triumphal arch in 1806 - after his great victory at the Battle of Austerlitz (1805) - to celebrate the military achievements of the French armies.




The arch, designed by Jean-François-Thérèse Chalgrin, is 164 feet (50 metres) high and 148 feet (45 metres) wide. It sits in a circular plaza from which 12 grand avenues radiate, forming a star (étoile).
Construction of the arch began in 1806, on August 15, Napoleon’s birthday. Little more than the foundation had been completed by the time of his marriage to the Austrian archduchess Marie-Louise in 1810, so, in honour of her ceremonial entry into Paris, a full-scale depiction of the completed design, created from wood and painted canvas, was erected at the site.
That gave Chalgrin the opportunity to see his design in place on the site, and he made some small amendments to it. At the time of his death in 1811, only a small portion of the structure had been completed, and work slowed further after Napoleon’s abdication as emperor and the Bourbon Restoration (1814).
Thus, little more was accomplished until the resumption of work was ordered in 1823 by King Louis XVIII, who was motivated by the success of the French invasion of Spain that restored King Ferdinand VII’s power as absolute monarch. The basic structure of the monument was finished by 1831; work was completed in 1836, during the reign of King Louis-Philippe, who opened it officially on July 29.






Chalgrin’s design is Neoclassical, inspired in part by the Arch of Titus in the Roman Forum.
Decorative high-relief sculptures celebrating military victories of the Revolution and the First Empire were executed on the facades of the arch’s four pedestals by François Rude, Jean-Pierre Cortot, and Antoine Etex.
The most famous of those sculptures is Rude’s group Departure of the Volunteers of 1792 (popularly called La Marseillaise). Other surfaces are decorated with the names of hundreds of generals and battles.
A stairway of 284 steps reaches from the ground level to the top of the monument; an elevator goes partway up the monument, but from there the top, where an observation deck is located, can only be reached by climbing the remaining steps.
One level below the observation deck is a small museum with interactive exhibits on the history of the arch. Beneath the arch lies France’s Tomb of the Unknown Soldier, added in 1921. A flame of remembrance there, first lit in 1923, is rekindled each evening. An annual ceremony marking the anniversary of the 1918 armistice that ended World War I is held at the arch.




The Arc de Triomphe continues to serve as an iconic symbol of France, to the country itself and to the world.


The coffins of many French luminaries, such as Victor Hugo and Ferdinand Foch, have lain in state there before their interment elsewhere.
In addition, victory parades have frequently marched past the arch, both those of invading powers (such as Germany, in 1871 and 1940) and of France and its allies (in 1918, 1944 [upon the liberation of Paris during World War II], and 1945 [after the end of the war in Europe]). | Lorraine Murray © Encyclopædia Britannica, Inc.

















L'Arco di Trionfo (Arc de Triomphe de la place Charles de Gaulle in francese) 1806-1836 è un importante monumento di Parigi.
Si trova all'inizio del famoso viale dei Champs-Élysées, al centro della Place de l'Étoile (oggi chiamata Place Charles de Gaulle).
Il monumento fu voluto da Napoleone Bonaparte per celebrare la vittoria nella battaglia di Austerlitz.
  • Storia
Napoleone I, dopo la battaglia di Austerlitz, disse ai soldati francesi che con lui avevano combattuto:
"si tornerà alle vostre case solo sotto archi di trionfo"
e difatti un decreto imperiale datato 18 febbraio 1806 ordinò la costruzione di un arco trionfale dedicato appunto alle vittorie conseguite dall'esercito francese. Nell'intento dell'imperatore, la realizzazione dell'arco era il punto di partenza per un grande viale che avrebbe congiunto il Louvre alla Piazza della Bastiglia.
Per la progettazione del monumento, l'architetto Jean Chalgrin entrò in concorrenza con il collega Jean-Arnaud Raymond, al punto che tra i due non fu possibile una collaborazione.
Il ministero quindi scelse solo Chalgrin per la realizzazione del monumento, e la prima pietra venne posta il 15 agosto 1806, ma le sole fondamenta richiesero due anni di lavoro e nel 1810 i quattro pilastri erano ancora alti appena un metro. In occasione del suo matrimonio con l'arciduchessa Maria Luisa d'Austria, l'imperatore volle che lo stesso Chalgrin costruisse un modello in scala con stucchi e tele dipinte per ricreare così il progetto definitivo, intenzionato a mostrare alla consorte la grandiosità dell'opera da lui voluta. L'architetto morì improvvisamente nel 1811, seguito otto giorni dopo dal suo collega Raymond.
Tra le prime sconfitte napoleoniche (Campagna di Russia del 1812), e gli eventi del 1814, la costruzione dell'arco di trionfo venne ripresa e interrotta due volte, per poi venire addirittura abbandonata sotto la Restaurazione: Luigi XVIII infatti non riprese i lavori che nel 1824, anno della sua morte, con gli architetti Louis-Robert Goust e Louis-Étienne Héricart de Thury.
Nel 1830, Luigi Filippo decise di riprendere l'idea iniziale di Napoleone, ma con un nuovo spirito di riconciliazione, attribuendo allo stesso monumento la celebrazione di tutti coloro che combatterono per la Francia tra il 1792-1815, che fossero rivoluzionari, monarchici o imperiali.
Nel 1842, Honoré de Balzac ne fece il simbolo della fedeltà dei bonapartisti:
"ma tutti i cuori, anche i più ostili all'imperatore, rivolgono al cielo desideri ardenti per la gloria della patria. Gli uomini più stanchi della lotta iniziata tra l'Europa e la Francia tutti avevano abbandonato il loro odio passando sotto l'arco trionfale".
L'arco di trionfo è stato classificato tra i monumenti storici della Francia dal 6 febbraio 1896.



  • Le misure dell'arco

L'Arco di Trionfo si ispira all'Arco di Tito nel Foro Romano a Roma. Il monumento ha un'altezza di 50 metri, una larghezza di 45 e una profondità di 22 metri, e ciò ne fa il secondo arco di trionfo in ordine di grandezza, dopo quello costruito in Corea del Nord nel 1982 in occasione del settantesimo compleanno di Kim Il Sung.
Le pareti interne dell'arco espongono i nomi di 660 generali francesi; alcuni di questi nomi sono sottolineati per indicare che morirono in battaglia.
Alla base dell'arco di Trionfo, venne posta nel 1920 la Tomba del Milite Ignoto e una fiamma perenne, in memoria dei morti della prima guerra mondiale mai stati identificati.
Dopo la seconda guerra mondiale, dal 1945 in poi, la tomba è stata dedicata anche alla memoria dei morti della seconda guerra mondiale.
Ogni 11 novembre viene eseguita una cerimonia ufficiale, anniversario dell'armistizio del 1918 tra Francia e Germania.
Alla base di ognuna delle colonne dell'arco vi è una scultura allegorica:
  • Il Trionfo del 1810 di Jean-Pierre Cortot, 
  • La Resistenza e La Pace entrambe di Antoine Etex,
  • La partenza dei volontari del '92 comunemente chiamata La Marseillaise di Francois Rude.

Ogni sera alle 18.30 i membri dell'Associazione dei Combattenti o delle Vittime di Guerra ravvivano la fiamma. Questo accade fin dal 1923, anno dell'accensione, e anche il 14 giugno del 1940, giorno in cui l'armata tedesca entrò a Parigi e sfilò in Place de l'Étoile, alcuni ufficiali autorizzarono l'operazione.
L'associazione "La Flamme sous l'Arc de Triomphe", che raggruppa 41 membri di tutte le nazionalità, organizza la cerimonia per accogliere le associazioni che, a loro volta, vengono a ravvivare la fiamma della memoria.
Il Tour de France, dal 1975, si conclude sotto l'arco di trionfo. | © Wikipedia


Antoine Blanchard** - Arc de Triomphe 
 Antoine Blanchard - Arc de Triomphe
Antoine Blanchard** - Arc de Triomphe