Sister Plautilla Nelli (1524-1588) was a self-taught nun-artist and the first-known female Renaissance painter of Florence.
She was a nun of the Dominican convent of St. Catherine of Siena located in Piazza San Marco, Florence, and was heavily influenced by the teachings of Savonarola and by the artwork of Fra Bartolomeo.
Plautilla Nelli | The Last Supper, 1570 (detail) | Museo di Santa Maria Novella, Florence
Life
Pulisena Margherita Nelli was born into a wealthy family in the San Felice area of Florence.
Her father, Piero di Luca Nelli, was a successful fabric merchant and her ancestors originated from the Tuscan valley area of Mugello, as did the Medici dynasty.
There is a modern-day street in Florence, Via del Canto de' Nelli, in the San Lorenzo district, named for her family, and the New Sacristy of the Church of San Lorenzo is the original site of her family homes.
She became a nun at the age of fourteen, taking on the name Suor Plautilla, at the convent of Santa Caterina di Cafaggio; she would later be prioress on three occasions.
The facility was managed by the Dominican friars of San Marco, led by Savonarola. About half of all educated girls in that era were placed into convents to avoid the cost of raising a dowry.
Savonarola's preachings promoted devotional painting and drawing by religious women to avoid sloth, thus the convent became a center for nun-artists.
Her sister, also a nun, Costanza, (Suor Petronilla) wrote a life of Savonarola.
Nelli had the favor of many patrons (including women), executing large pieces and miniatures.
Sixteenth-century art historian Giorgio Vasari wrote, "and in the houses of gentlemen throughout Florence, there are so many pictures, that it would be tedious to attempt to speak of them all".
Fra' Serafino Razzi, a sixteenth-century Dominican Friar, historian and Savonaroliano (disciple of Savonarola), named three nuns of Santa Caterina as disciples of Plautilla, Suor Prudenza Cambi, Suor Agata Trabalesi, Suor Maria Ruggieri, and three others as additional producers: Suor Veronica, Suor Dionisia Niccolini, and his sister Suor Maria Angelica Razzi.
Art and style
Though she was self-taught, she copied works of the mannerist painter Agnolo Bronzino and high Renaissance painter Andrea del Sarto.
Her primary source of inspiration came from copying works of Fra Bartolomeo, which mirrored the classicism-style enforced by Savonarola's artistic theories. Fra Bartolomeo left his drawings to his pupil, Fra Paolino who, in turn left them in the possession of "a nun who paints" in the convent of Santa Caterina da Siena.
Nelli signed her paintings as "Pray for the Paintress" after her name, confirming her role in spite of her gender.
Her work is distinguished from that of her influencers by the heightened sentiment she added to each of her characters' expressions.
Author Jane Fortune referred to her Lamentation with Saints and the "raw emotional grief surrounding Christ's death as depicted through the red eyes and visible tears of its female figures" as a case in point.
Nelli's Lamentation, which is now in the Museum of San Marco, Florence, has also spurred the writings of The Painter-Prioress of Renaissance Florence, written by Jonathan K. Nelson.
Most of Nelli's works are large-scale, which was most uncommon for a woman to paint, in her era.
She is one of the few female artists mentioned in Vasari's Lives of the Most Excellent Painters, Sculptors, and Architects.
Her work is characterized by religious themes, with vivid portrayals of emotion on her characters' faces. Nelli lacked any formal training and her male figures are said to have “feminine characteristics”, as her religious vocation prohibited study of the nude male. | © Wikipedia
Plautilla Nelli al secolo Polissena de' Nelli (Firenze, 1524-1588) è stata una religiosa e pittrice Italiana.
Biografia
Pulisena Margherita nata nella famiglia fiorentina dei Nelli nell'anno 1524 fu battezzata il 29 gennaio 1525.
Dopo la morte della madre e il secondo matrimonio del padre, Piero di Luca Nelli, mercante, entrò adolescente nel convento domenicano di Santa Caterina da Siena a Firenze dove prese i voti quattodicenne nel 1538 con il nome di Suor Plautilla.
Con questo nome fu molto conosciuta nell'ambiente pittorico dell'epoca.
Vasari ci informa che Plautilla avrebbe imparato a dipingere autonomamente, attraverso l'imitazione di altre opere: sappiamo che possedeva dei disegni di Fra Bartolomeo e, probabilmente, anche stampe di opere che circolavano all'epoca.
Non ebbe la possibilità di seguire i progressi della pittura perché viveva in convento, le rimase oscuro il passaggio dal rinascimento al manierismo, anche se ebbe la possibilità di conoscere le opere dei maestri che avevano lavorato per i domenicani.
La cerchia chiamata "Scuola di San Marco" era frequentata da artisti come Mariotto Albertinelli, Lorenzo di Credi e Giovanni Antonio Sogliani, oltre lo stesso Fra Bartolomeo.
Produzione artistica
Viene considerata la prima pittrice fiorentina di cui si conservano opere.
Di lei parla Vasari in termini abbastanza lusinghieri, notando nei suoi quadri la non conoscenza del corpo umano maschile e come i suoi santi appaiano molto femminei, così come i volti degli Apostoli dell'Ultima Cena, dipinta per il suo convento.
Di questa sua difficoltà di riprodurre corpi maschili dice Vincenzo Fortunato Marchese:
«È tradizione che Suor Plautilla, volendo studiare il nudo per la figura del Cristo, si giovasse di quello di una monaca defunta, e le altre suore celiando fossero solite dire, che la Nelli in luogo di Cristi faceva Criste» - (Vincenzo Fortunato Marchese, Memorie dei più insigni pittori, scultori e architetti domenicani, Firenze, 1845)
La maggior parte delle sue tele sono state dipinte per il convento di Santa Caterina, ma oggi risultano distrutte, o situate in altro loco. Fortunatamente alcune chiese domenicane hanno conservato alcune sue opere come le lunette con San Domenico e Santa Caterina per il Cenacolo di San Salvi, attribuitele soltanto di recente.
Possiamo attribuirle con certezza solo tre opere:
- Compianto sul Cristo morto, proveniente dalla chiesa del convento di Santa Caterina, oggi al Museo nazionale di San Marco a Firenze.
- Pentecoste, ancora nel luogo in cui era stata originariamente destinata: la chiesa di San Domenico a Perugia.
- Ultima Cena, proveniente dal refettorio del monastero di Santa Caterina, oggi nel refettorio del monastero di Santa Maria Novella a Firenze. Tela di 7 metri per 2 con personaggi dipinti a grandezza naturale.
A lei viene riferita l'immagine più nota di santa Caterina de' Ricci, con un'iconografia a mezzo busto che venne poi ricalcata anche per altre sante monache toscane, come santa Maria Maddalena de' Pazzi, o la stessa santa Caterina da Siena. Una caratteristica ricorrente nei suoi ritratti di santa Caterina è la presenza di una lacrima, segno della capacità femminile di entrare in empatia con la passione del Cristo.
Morì nel suo convento nel 1588. | © Wikipedia
Plautilla Nelli | The Last Supper, 1570 | Museo di Santa Maria Novella, Florence