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Wassily Kandinsky | IV - La Piramide

Lo spirituale nell'arte, 1910

Così, lentamente molte arti si avviano a dire quello che hanno da dire, con i loro mezzi specifici.
E nonostante questa separazione, o grazie ad essa, le arti non sono state mai tanto unite come in quest'ultima fase della svolta spirituale.
In tutte si avverte la tendenza all'antinaturalismo, all'astrazione e all'interiorità. Consciamente o inconsciamente ubbidiscono al detto di Socrate: "Conosci te stesso!". Consciamente o inconsciamente, gli artisti si occupano sempre più del loro materiale, lo saggiano, pesano sulla bilancia spirituale il valore interiore degli elementi creativi.

Wassily Kandinsky | Unstable Compensation, 1930

Nasce così, naturalmente, un confronto fra gli elementi delle diverse arti. In questo caso, il più ricco insegnamento viene dalla musica. Salvo poche eccezioni, la musica è già da alcuni secoli l'arte che non usa i suoi mezzi per imitare i fenomeni naturali, ma per esprimere la vita psichica dell'artista e creare la vita dei suoni.

Un artista che non abbia come fine ultimo l`imitazione, sia pure artistica, della natura, ma sia un creatore che voglia e debba esprimere il suo mondo interiore, vede con invidia che queste mete sono state raggiunte naturalmente e facilmente dall'arte oggi più immateriale, la musica. E comprensibile che si volga ad essa e tenti di ritrovare le stesse potenzialità nella propria arte. Nasce di qui l'attuale ricerca di un ritmo pittorico, di una costruzione matematica astratta; nasce di qui il valore che si dà alla ripetizione della tonalità cromatica, al dinamismo dei colori, ecc.

Wassily Kandinsky | Couple Riding, 1906-07

Il confronto fra i mezzi di varie arti e gli insegnamenti che un'arte trae da un'altra possono aver successo ed essere fruttuosi se non restano in superficie, ma vengono approfonditi. Un'arte deve imparare come un'altra arte usa i suoi mezzi per poter poi usare, analogamente ma in modo autonomo, i propri. In questo processo d'apprendimento l'artista non deve dimenticare che ogni mezzo richiede un uso specifico che va appunto individuato.

Nell'uso della forma la musica può ottenere risultati che la pittura non può raggiungere. D'altra parte la musica è per molti aspetti inferiore alla pittura.
Ad esempio ha a disposizione il tempo, la successione del tempo, mentre la pittura se non ha questo vantaggio, può presentare in un attimo allo spettatore tutto il contenuto dell'opera, cosa di cui la musica è incapace.

La musica, che è indipendente dalla natura, non ha bisogno di prendere in prestito forme esteriori per il suo linguaggio?
La pittura è invece ancora quasi completamente legata a forme tratte dalla natura. Il suo compito oggi è quello di vagliare le sue forze e i suoi mezzi, di conoscerli come la musica fa già da tempo e di provare a impiegarli in modo puramente pittorico a scopo creativo.
Approfondire un'arte significa stabilire i suoi limiti, mentre confrontarla con le altre arti significa sottolinearne l'identica tensione interiore. Si vede così che ogni arte ha forze uniche e insostituibili. E si arriverà così ad unire le forze delle varie arti. Da questa unità sorgerà col tempo l'arte che già oggi possiamo presagire, la vera arte monumentale.
Chi approfondisce i segreti tesori interiori della sua arte collabora ammirevolmente a costruire la piramide spirituale che giungerà al cielo.


Wassily Kandinsky | Lo spirituale nell'arte, 1910

Wassily Kandinsky | I - Dell'Estetica, 1910

Wassily Kandinsky | II - Del movimento, 1910
Wassily Kandinsky | III - La svolta spirituale