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Claude Monet at the Musée d'Orsay, Paris

The Musée d'Orsay is a museum in Paris, France, on the Left Bank of the Seine.
It is housed in the former Gare d'Orsay, a Beaux-Arts railway station built between 1898-1900.
The museum holds mainly French art dating from 1848-1914, including paintings, sculptures, furniture and photography.

It houses the largest collection of Impressionist and post-Impressionist masterpieces in the world, by painters including Berthe Morisot, Claude Monet - 86 paintings (another main collection of his paintings is in the Musée Marmottan Monet) including The Saint-Lazare Station, The Rue Montorgueil in Paris. Celebration of 30 June 1878, Wind Effect, Series of The Poplars, Rouen Cathedral. Harmony in Blue, Blue Water Lilies, Le Déjeuner sur l'herbe, Haystacks, The Magpie, Women in the Garden - Édouard Manet, Degas, Renoir, Cézanne, Seurat, Sisley, Gauguin and Van Gogh.
Many of these works were held at the Galerie nationale du Jeu de Paume prior to the museum's opening in 1986. It is one of the largest art museums in Europe.



Claude Monet | Coquelicots, 1873

When he returned from England in 1871, Monet settled in Argenteuil and lived there until 1878.
These years were a time of fulfilment for him. Supported by his dealer, Paul Durand-Ruel, Monet found in the region around his home the bright landscapes which enabled him to explore the potential of plein-air painting.

He showed Poppy Field to the public at the first Impressionist exhibition held in the photographer Nadar's disused studio in 1874.
Now one of the world's most famous paintings, it conjures up the vibrant atmosphere of a stroll through the fields on a summer's day.


Monet diluted the contours and constructed a colourful rhythm with blobs of paint starting from a sprinkling of poppies; the disproportionately large patches in the foreground indicate the primacy he put on visual impression. A step towards abstraction had been taken.

In the landscape, a mother and child pair in the foreground and another in the background are merely a pretext for drawing the diagonal line that structures the painting. Two separate colour zones are established, one dominated by red, the other by a bluish green.

The young woman with the sunshade and the child in the foreground are probably the artist's wife, Camille, and their son Jean. | Source: © Musée d'Orsay










Claude Monet | Nymphéas bleus

Nymphae è in botanica il nome dotto dato al nenufaro bianco. Monet coltiva questo tipo di piante nel giardino acquatico che ha fatto allestire nel 1893 nella sua tenuta di Giverny. A partire dal primo decennio del XX secolo e fino alla morte del pittore nel 1926, questo giardino e in particolare il bacino in esso contenuto, diventano la sua unica fonte di ispirazione.

A tal proposito l'artista confessa:
"Ho di nuovo intrapreso cose impossibili da compiere: acqua e piante che oscillano nel fondo. Fatta eccezione per la pittura e il giardinaggio, non sono buono a nulla. Il mio capolavoro meglio riuscito è il mio giardino".

Tralasciando l'orizzonte ed il cielo, Monet concentra il punto di vista su una piccola zona dello stagno percepita come una parte di natura quasi in primo piano. Non c'è un punto particolare che attiri di più l'attenzione rispetto ad un altro e, l'impressione dominante, è quella di una superficie informe.


Il formato quadrato della tela, rafforza la nozione di neutralità che traspare dalla composizione.
La mancanza di un punto di riferimento conferisce al frammento le qualità dell'infinito, dell'illimitato.
Mai la pennellata del pittore è stata così libera di esprimersi, così distaccata dalla descrizione delle forme.

Se guardiamo la tela da vicino, possiamo avvertire il sentimento di una totale astrazione dal momento che le tracce di pittura che la pennellessa ha lasciato sulla tela hanno la meglio sull'identificazione delle piante o dei loro riflessi. Lo spettatore deve fare un costante sforzo visivo e cerebrale per dare forma al paesaggio evocato.
L'incompiutezza dei bordi che non sono stati dipinti, mette ulteriormente l'accento sulla pittura concepita come una superficie riempita di colori, idea che, soprattutto i pittori americani chiamati "paesaggisti astrattisti" o "astrattisti lirici" metteranno in pratica dopo la Seconda Guerra mondiale. | Fonte: © Musée d'Orsay



Per oltre sessanta anni Claude Monet si dedica senza sosta alla pittura, realizzando così un'opera che incarna tutto il genio della seconda metà del XIX secolo.
Dopo un esordio all'insegna del realismo degli anni 1860, i quadri di Monet mostrano l'espressione più pura dell'impressionismo, prima di dare vita, inizialmente tramite uno sguardo sempre più acuto e penetrante, poi attraverso una libertà ed un lirismo sempre più marcati, ad un intero capitolo dell'arte del XX secolo.
Gli studi condotti a partire dal 1980 e dall'ultima grande retrospettiva parigina dedicata al pittore, hanno messo in luce alcuni aspetti meno conosciuti del lavoro dell'artista.
Questa mostra si prefigge, dunque, di riesaminare con uno sguardo nuovo l'opera di Monet e di rendere omaggio ad uno dei più grandi artisti francesi.
Tutti i generi che Monet ha trattato nel corso della sua carriera, paesaggi, nature morte, ritratti e quadri di figure... sono presenti in questa mostra che verte, soprattutto, sull'importanza dei siti, l'attaccamento alla terra e su una certa idea della Francia in piena mutazione.
Oltre alle spettacolari serie dei Covoni, dei Pioppi e delle Cattedrali, la mostra mette altresì in luce i metodi e le strategie artistiche del pittore.
Allo stesso tempo, le tematiche fondamentali dell'artista come la ripetizione, la memoria ed il problema dello sfondo forniscono un punto di vista inedito su Monet che, per l'intero corso della sua vita, riprende, amplifica e approfondisce le sue prime intuizioni. | Fonte: © Musée d'Orsay, Paris


Il Musée d'Orsay è un museo a Parigi, in Francia, sulla Rive Gauche della Senna. È ospitato nell'ex Gare d'Orsay, la stazione ferroviaria Beaux-Arts costruita tra il 1898-1900.
Il museo ospita principalmente arte francese dal 1848-1914, inclusi dipinti, sculture, mobili e fotografie.
Ospita la più grande collezione al mondo di capolavori impressionisti e post-impressionisti, di pittori tra cui Berthe Morisot, Claude Monet - 86 opere, Édouard Manet, Degas, Renoir, Cézanne, Seurat, Sisley, Gauguin e Van Gogh.
Molte di queste opere si sono svolte presso la Galerie nationale du Jeu de Paume prima dell'apertura del museo nel 1986.







Claude Monet | Le Déjeuner sur l'herbe