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Paul Verlaine | Art Poétique / L'Arte Poetica, 1882

Arte poetica /Art Poétique fu scritta dal poeta simbolista francese Paul Marie Verlaine (1844-1896) nel 1882, mentre era in carcere in Belgio.
Il titolo richiama l'analogo poemetto del poeta latino Orazio, assunto, nei secoli, come la migliore sintesi della visione classicista del poetare.
La celebre lirica di Verlaine, riscrivendo le regole della poesia, fu subito considerata Il Manifesto della nuova scuola Simbolista.

Edgar Degas - Young Girl Reading on the Floor
Edgar Degas - Young Girl Reading on the Floor

Gustave Courbet - Portrait of Paul Verlaine
Portrait of Paul Verlaine by Gustave Courbet

L'influenza di Verlaine sarà significativa per l'arte poetica, fatta di musicalità e della fluidità che gioca con i ritmi dispari.
Il tono di molte delle sue poesie che combinano spesso malinconia e chiaroscuro, rivela, al di là della forma efficace di semplicità, una sensibilità profonda, che risuona con gli approcci di alcuni pittori impressionisti e musicisti come Reynaldo Hahn e Claude Debussy, i quali saranno presenti nella musica delle poesie di Verlaine.

Arte Poetica, 1882

Musica prima di ogni altra cosa,
e perciò preferisci il verso Dispari
più vago e più solubile nell’aria
senza nulla che pesi o posi.

Bisogna pure che le parole
tu le scelga non senza qualche equivoco:
nulla è meglio del canto ambiguo, dove
l’Indeciso al Preciso si sposa.

Sono i begli occhi da dietro un velo,
la gran luce che trema a mezzogiorno,
è, per un tiepido cielo d’autunno,
la farragine azzurra delle stelle!

Henri Fantin-Latour - Verlaine and Rimbaud
Henri Fantin-Latour - Verlaine and Rimbaud

La Sfumatura è ciò che ci vuole,
non il Colore, soltanto l’alone!
Oh, fidanzi la sfumatura sola
il sogno al sogno, il flauto al corno!

Fuggi l’Arguzia che assassina,
lo Spirito tagliente e il Riso impuro
per cui piangono gli occhi dell’Azzurro,
tutto aglio bi bassa cucina!

Strangola l’eloquenza, e sull’aire
di questa energia, fa attenzione
che la Rima abbia un po’ di discrezione,
altrimenti, dove andrà a finire?

O chi dirà i torti della Rima!
Quale fanciullo sordo o negro folle
ci forgiò questo gioiello da un soldo
vacuo e falso sotto la lima?

Paul Verlaine au café Procope - Césare Bacchi
Paul Verlaine au café Procope - Césare Bacchi

Musica e sempre musica ancora!

Sia il tuo verso la cosa che dilegua
e senti che con anima irrequieta
fugge verso altri cieli, altri amori.

Sia il tuo verso la buona avventura
sparsa al vento frizzante del mattino
che porta odori di menta e di timo…
E tutto il resto è letteratura.

Paul Verlaine | Art Poétique, 1882

De la musique avant toute chose,
Et pour cela préfère l’Impair
Plus vague et plus soluble dans l’air,
Sans rien en lui qui pèse ou qui pose.

Il faut aussi que tu n’ailles point
Choisir tes mots sans quelque méprise :
Rien de plus cher que la chanson grise
Où l’Indécis au Précis se joint.

C’est des beaux yeux derrière des voiles,
C’est le grand jour tremblant de midi,
C’est, par un ciel d’automne attiédi,
Le bleu fouillis des claires étoiles !

Car nous voulons la Nuance encor,
Pas la Couleur, rien que la nuance !
Oh ! la nuance seule fiance
Le rêve au rêve et la flûte au cor !

Fuis du plus loin la Pointe assassine,
L’Esprit cruel et le Rire impur,
Qui font pleurer les yeux de l’Azur,
Et tout cet ail de basse cuisine !

Prends l’éloquence et tords-lui son cou !
Tu feras bien, en train d’énergie,
De rendre un peu la Rime assagie.
Si l’on n’y veille, elle ira jusqu’où ?

O qui dira les torts de la Rime ?
Quel enfant sourd ou quel nègre fou
Nous a forgé ce bijou d’un sou
Qui sonne creux et faux sous la lime ?

De la musique encore et toujours !
Que ton vers soit la chose envolée
Qu’on sent qui fuit d’une âme en allée
Vers d’autres cieux à d’autres amours.

Que ton vers soit la bonne aventure
Eparse au vent crispé du matin
Qui va fleurant la menthe et le thym …
Et tout le reste est littérature.

Claude Monet reading a Newspaper by Pierre Auguste Renoir, 1872
Claude Monet reading a Newspaper by Pierre Auguste Renoir, 1872