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Hans Thoma | Symbolist painter

Hans Thoma (1839-1924) was a German painter. He was born in Bernau in the Black Forest, Germany.
Having started life as a painter of clock-faces, he entered in 1859 the Karlsruhe academy, where he studied under Schirmer and Des Coudres.
He subsequently studied and worked, with but indifferent success, in Düsseldorf, Paris, Italy, Munich and Frankfurt, until his reputation became firmly established as the result of an exhibition of some thirty of his paintings in Munich.
He died in Karlsruhe in 1924 at the age of 85.



In spite of his studies under various masters, his art has little in common with modern ideas, and is formed partly by his early impressions of the simple idyllic life of his native district, partly by his sympathy with the early German masters, particularly with Altdorfer and Cranach.
In his love of the details of nature, in his precise (though by no means faultless) drawing of outline, and in his predilection for local coloring, he has distinct affinities with the Pre-Raphaelites.

Many of his pictures have found their way into two private collections in Liverpool.
A portrait of the artist, and two subject pictures, "The Guardian of the Valley" and "Spring Idyll", are at the Dresden Gallery; "Eve in Paradise" and "The Open Valley" at the Frankfort Museum. Other important pictures of his are "Paradise", "Christ and Nicodemus", "The Flight into Egypt", "Charon", "Pietà", "Adam and Eve", "Solitude", "Tritons", besides many landscapes and portraits.
He has also produced numerous lithographs and pen drawings, and some decorative mural paintings, notably in a café at Frankfurt, and in the music room of the Pringsheimer house in Munich.


Hans Thoma was one of Germany's outstanding painters in the late 19th century.
Trained in Karlsruhe and Düsseldorf in the 1860s, he met Gustave Courbet during a long stay in Paris and was deeply influenced by him.
Dividing his career between Munich, Frankfurt and Florence, he was one of the "German Romans" who found in the observation of Renaissance art a means of contemporary expression which played a major role in the genesis of European symbolism at the end of the century.

Reminiscences of Italy, as found in the tradition of classical landscapes initiated by Poussin, are particularly obvious in this painting. Close to Arnold Böcklin's dreamy pantheism, Thoma is nonetheless conspicuously different from the Swiss artist in his preference for prosaic country scenes over mythology. In its lyricism, "Rest" forges a link with the many peasant scenes that Thoma had already painted. | © Musée d'Orsay






































Rest, 1889 | © RMN-Grand Palais (Musée d'Orsay) | Hervé Lewandowski

Musée d'Orsay
Siesta, 1889 | Museo d'Orsay di Parigi

Hans Thoma è uno dei più importanti pittori Tedeschi della fine del XIX secolo. Formatosi a Karlsruhe e a Düsseldorf negli anni sessanta del XIX secolo, Thoma incontra, durante un suo lungo soggiorno a Parigi, Gustave Courbet il quale ebbe un notevole influsso sulla sua opera.
In seguito, dividendo la sua carriera tra Monaco di Baviera, Francoforte e Firenze, l'artista è uno di quei "Romani di Germania" che trovano nell'osservazione dell'arte rinascimentale i mezzi di un'espressione contemporanea che influì in maniera determinante nella genesi del Simbolismo europeo di fine secolo.
L'impronta dell'arte italiana, che la tradizione del paesaggio classico instaurato da Poussin contribuì a diffondere, è particolarmente evidente nel quadro "Siesta".
Vicino al panteismo onirico di Arnold Böcklin, Thoma si differenzia tuttavia dall'artista svizzero preferendo al mondo mitologico, il contesto più prosaico di una scena campestre.
Per il suo lirismo, "Siesta" stabilisce così un legame con le scene contadine alle quali Thoma aveva in precedenza dedicato molte opere. | © Musée d'Orsay














Hans Thoma (1839-1924) è stato un pittore Tedesco. Studiò all'Accademia di Düsseldorf, dove si recò nel 1867. Nel 1868 a Parigi subì l'influenza di Gustave Courbet e divenne entusiasta ammiratore della sua opera. ;
Al realismo del pittore francese sono legate le sue opere migliori come La sorella (Winterthur, Collezione Reinhart) e Frutteto (Francoforte, Collezione Nathan).
Dal 1874 fece alcuni viaggi in Italia (gli altri nel 1880, 1887, 1892), dove studiò la pittura del XV secolo e subì l'influenza di Hans von Marées e di Arnold Böcklin, influenza che lo porterà nella maturità ad ambizioni simbolistiche e ad opere di scarso rilievo, come Gli arcieri e Il custode della valle (Karlsruhe, Galleria di Stato).
In Alto Adige alcuni suoi paesaggi furono presi come base per delle incisioni su legno da parte di Louis Eysen, pittore in vita sconosciuto, la cui fama postuma fu dovuta anche all'interessamento del Thoma, che ne organizzò alcune esposizioni a Merano.
Nel 1899 fu a Karlsruhe, direttore della galleria locale e professore all'Accademia delle Belle Arti. Da questo momento divenne pittore apprezzato, ma di scuola. I temi da lui preferiti furono antiche leggende germaniche e di paesaggio.
Fra questi ultimi sono da annoverare: Paesaggio della Foresta Nera (Berlino, 1872) e Paesaggio del Taunus (Monaco, 1890), certamente i più validi della sua lunga attività. Da ricordare anche alcuni ritratti di familiari.