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Georges de la Tour | Baroque Era painter

Georges de La Tour, (1593-1652), painter, mostly of candlelit subjects, who was well known in his own time but then forgotten until well into the 20th century, when the identification of many formerly misattributed works established his modern reputation as a giant of French painting.



La Tour became a master painter and eventually settled in Lunéville.
King Louis XIII, Henry II of Lorraine, and the Duke de La Ferté were among the collectors of his work.
Although the chronology of La Tour’s output is uncertain, it is clear that he initially painted in a realistic manner and was influenced by the dramatic chiaroscuro of Caravaggio or his followers.

The paintings of La Tour’s maturity, however, are marked by a startling geometric simplification of the human form and by the depiction of interior scenes lit only by the glare of candles or torches.
His religious paintings done in this manner have a monumental simplicity and a stillness that expresses both contemplative quiet and wonder.


The body of his work was conclusively identified by the German art historian Hermann Voss and by other scholars after 1915.
La Tour’s work also exhibits a high degree of originality in colour and composition; the characteristic simplification of forms gives many of his pictures a deceptively modern appearance.

Among La Tour’s most impressive candlelit scenes are The Newborn, St. Joseph the Carpenter, and The Lamentation over St. Sebastian.
The Hurdy-Gurdy Player and The Sharper are among his less numerous daylight compositions. | © Encyclopædia Britannica, Inc.









Georges du Mesnil de La Tour (Vic-sur-Seille, 10 marzo 1593 - Lunéville, 30 gennaio 1652) è stato un pittore Francese, esponente del barocco, fortemente influenzato dal Caravaggismo.


Biografia

Georges de La Tour era figlio di fornai, attività svolta anche da altri parenti. Acquisì il titolo nobiliare sposando Diana le Nerf.
Nello stesso anno del matrimonio, a Lunéville, dopo l'esenzione dal pagamento delle tasse municipali concessa da Enrico I il Buono, Duca di Lorena, de la Tour aprì bottega attiva fino al 1651 vedendosi alternare al suo servizio ben cinque apprendisti.

Non vi sono testimonianze che La Tour abbia visitato Roma e l'Italia, quindi la palese impronta del Caravaggio sembra essergli stata fornita dalla conoscenza del lavoro dell'olandese Hendrick Terbrugghen, assiduo frequentatore degli ambienti artistici romani di inizio secolo XVII, nei quali brillava la stella di Caravaggio.


La vita del pittore fu molto agitata.
Numerosi furono gli atti giudiziari a suo carico, tanto da dare di lui l'immagine di uomo violento e avido, sempre pronto a difendere i privilegi nobiliari.
Inoltre, a causa dell'incendio che nel 1638 distrusse Lunéville, La Tour si trasferì con i dieci figli a Parigi, nelle gallerie del Louvre e per quell'anno di soggiorno fu "Pittore ordinario del Re".
Nell'inverno del 1652 un'epidemia di pleurite uccise Georges de La Tour, la moglie e il loro giovane servitore.
L'attività di bottega fu proseguita dal figlio Étienne, anch'egli "Pittore ordinario del Re".


Visse ed operò in Lorena, una regione al confine tra le culture francesi e germaniche, contemporaneo di Jacques Callot e dei fratelli Le Nain.
La Tour era un finissimo osservatore della realtà quotidiana. Con il suo gusto per il naturalismo, e un occhio attento ai giochi di luce ed ombre, fu in Francia uno dei più originali continuatori della scuola del Caravaggio.
Rispetto a quest'ultimo però, osservava André Malraux, "interpretava la parte serena delle tenebre".


Ed ancora: "Ci voleva il suo genio per concepire un Caravaggio trasparente".
Le sue opere si caratterizzano per la grande maestria nel controllo delle fonti di luce, una delle sue caratteristiche salienti.
Spesso ambientava le opere in interni illuminati da una semplice candela, modo assai praticato nei primi decenni del XVII secolo in Italia, diffusosi poi in Europa.
Le sue opere più conosciute sono la Natività del museo di Rennes, il San Sebastiano di Berlino e il San Giuseppe e l'Angelo di Nantes.
Molte altre opere a lui attribuite si trovano presso il museo di Lorena e presso il museo dipartimentale della Mosella, a Vic-sur-Seille. | © Wikipedia