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Vicente Palmaroli | Genre painter

Vicente Palmaroli González (Zarzalejo, 1834-1896, Madrid) was a Spanish portrait and Genre painter.
He was the son of Gaetano Palmaroli, an Italian painter and lithographer, who was his first teacher. After his father's death in 1853, he took over his official position at the royal art collections.
He requested leave in 1857 to go to Rome and complete his education, using some surplus money from the collection fund.
While there, he joined a group of Spanish painters who met at the Antico Caffè Greco, including Luis Álvarez Catalá, Dióscoro Puebla, José Casado del Alisal, Eduardo Rosales, Benet Mercadé, Marià Fortuny and Alejo Vera.



He participated in the National Exhibition in 1862 with two works he created in Italy, winning a First-Class Medal. The following year, he returned to Italy and remained until 1866.
After his return to the Court, he won a Gold Medal at the National Exhibition of 1867. That same year, he accompanied the Spanish delegation to the Exposition Universelle in Paris.
While there, he met Ernest Meissonier, who would have an influence on his later work.
Over the next few years, he would become a renowned portrait painter.
In 1872, he was named a Professor at the Real Academia de Bellas Artes de San Fernando.
A year later, he settled in Paris and specialized in creating "tableautins"; small format paintings on amusing or pleasant themes designed to be hung in the home.
In 1883, he moved to Rome to become Director of the Academia Española de Bellas Artes de Roma.

He returned to Madrid in 1894 when he was appointed Director of the Museo del Prado, a position he would hold until his death.


Following a Royal directive, he set up a commission (consisting of himself, the Secretary and the museum's curators) to examine donated works and decide whether to accept or reject them, pusuant to maintaining the quality of the collection.
He also oversaw maintenance, which included replacing the wooden roofs with metallic ones.
A planned heating system was cancelled due to lack of funds.
To help prevent fires, the employee's living quarters were moved to a new extension, built under the direction of architect Fernando Arbós. Most of the works added to the Prado during his tenure were later moved to the collection at the new Museo de Arte Moderno.
He suffered a stroke while attending a theatrical performance, became an invalid, and died several months later.







Vicente Palmaroli | Giorni d'estate / Días de verano / Summer Days, 1885 | Museo Carmen Thyssen Málaga

Seduta in riva al mare, una signora mette un attimo da parte la lettura per voltarsi e guardare lo spettatore.
Nonostante la sua posizione sulla spiaggia, indossa una lunga gonna viola con una splendida decorazione in pizzo nero, un grembiule bianco, un comodo scialle e un cappello con pizzo e piume bionde. In mano tiene un piccolo parasole.
Sembra essersi sistemata comodamente e si siede a distanza dagli altri villeggianti e accanto ad una serie di sedie di giunco (per riposare in riva al mare), altri oggetti utili da spiaggia e alcuni capi di abbigliamento.
Riservata, leggente e sorpresa nella sua solitudine, c'è in questa donna villeggiante un'aria malinconica e raffinata, che ben si accorda sia con i gusti dell'alta borghesia europea dell'ultimo quarto dell'Ottocento, sia con uno stereotipo di femminilità borghese ben nota attraverso la letteratura e riflessa in un tipo d'arte perfettamente definito.
Questa era una forma di iconografia che Palmaroli esplorò su basi commerciali di vero successo.

Vicente Palmaroli - Summer Days, 1885 - Museo Carmen Thyssen Málaga

Alla fine del XIX secolo, scendere in spiaggia con un abbigliamento più adatto a camminare, come ha fatto la signora in questa tela, era considerato il colmo della raffinatezza. Infatti vestirsi elegantemente in riva al mare è diventato un segno di vera distinzione solo poco tempo dopo che questo quadro è stato dipinto.
Palmaroli ritraeva spesso donne così vestite su una spiaggia, desideroso di produrre immagini con le quali la classe media, che finanziò questa esclusiva miscela di sport e svago, potesse facilmente identificarsi.
Uno dei migliori esempi di questo genere di pittura è "En vue", ora al Museo del Prado, la versione più raffinata di un tema sul quale l'artista tornerà spesso negli anni '70 e '80 e che culminerà nella sua produzione in "Confessione", anche al Museo del Prado.
Quest'ultimo dipinto è una delle ultime opere del Palmaroli ispirate a quell'immagine borghese che molti altri artisti, non solo spagnoli ma di tutta Europa, avrebbero dipinto, anche se con minor successo.

Questo quadro della Collezione Carmen Thyssen Málaga è un eccezionale esempio di dipinti di questo tipo del maestro di Madrid. In accordo con le caratteristiche di queste opere, Palmaroli si adoperò molto per realizzare la figura al centro della composizione, usando pennellate "précieux" di colore temperato e concentrando la sua attenzione sul volto della donna, dotandolo di un certo aspetto sentimentale, presente in seguito fino alla fine della sua carriera.
Come era consuetudine in opere di questo genere, il quadro era dipinto su una spessa tavola di legno pregiato, aggiungendo così una delicatezza ancora maggiore e un certo aspetto di solidità che si addiceva al tipo di residenza a cui era destinato.
Sebbene i dettagli dell'abbigliamento rivelino una profondità artistica ed una brillantezza tonale molto caratteristici di questo pittore, il cielo panoramico e l'orizzonte, così come la spiaggia stessa, sono stati dipinti rapidamente e solo superficialmente con pochissimo impasto e più in linea con il criteri plein air della pittura paesaggistica.
Tuttavia, l'artista ha catturato sia gli effetti luminosi del cielo nuvoloso sia il riflesso minaccioso della luce plumbea sulla sabbia bagnata con un chiaro senso decorativo.

Palmaroli si recava spesso sulle spiagge di Trouville-sur-mer, nella regione del Calvados in Normandia, trascorrendovi l'estate tra il 1873-1883 in una località alla moda graziata dalla presenza di famosi pittori e scrittori come Gustave Flaubert, Marcel Proust, Claude Monet ed Eugène Boudin - tutti quanti hanno contribuito a loro modo, come ha fatto Palmaroli nel suo, a tramandare l'immagine delle alte sfere della borghesia europea del loro tempo.
Visti i toni plumbei di questo quadro così tipici della Francia settentrionale e identici a quelli usati dall'artista in altri dipinti ambientati in quella zona, è molto probabile che la spiaggia di questo dipinto sia proprio una di quelle di Trouville. | Carlos G. Navarro