Textual description of firstImageUrl

Leo Gestel | Cubo-Futurism / Modernist painter

Leo Gestel | Lady with Large Hat in Summer House, 1913 | Frans Hals Museum

This portrait of a ladym clothed in red and with a penetrating gaze, was not painted in a single style.
Like many artists in the 1910s, Leo Gestel was inspired by the international avant-garde.This included movements such as French Cubism and Italian Futurism.
The structure of the work is of a Cubist nature. The mosaic patern in the background brings Futurism to mind.
The Futurists attempted to record velocity and movement in their art. The circular forms in this painting suggest a dynamic of this kind.
The elegant and self-confident-looking lady was an artist friend of the painter, Else Berg.
Gestel became acquinted with her, and her husband Mommie Schwarz, through the art collector Piet Boendermaker of Bergen.
Gestel painted this portrait of her during a sojourn to Majorca. | Source: © Frans Hals Museum


Questo ritratto di una signora vestita di rosso e dallo sguardo penetrante, non è stato dipinto in un unico stile.
Come molti artisti negli anni '10, Leo Gestel si ispirò all'avanguardia internazionale, inclusi movimenti come il cubismo francese ed il futurismo italiano.
La struttura dell'opera è di natura cubista.
Il motivo a mosaico sullo sfondo ricorda il futurismo.

I futuristi hanno tentato di registrare velocità e movimento nella loro arte.
Le forme circolari di questo dipinto suggeriscono una dinamica di questo tipo. La signora elegante e sicura di sé era un'artista amica del pittore Else Berg.
Gestel è stato assolto con lei, e suo marito Mommie Schwarz, attraverso il collezionista d'arte Piet Boendermaker di Bergen. Gestel dipinse questo suo ritratto durante un soggiorno a Maiorca. | Fonte: © Frans Hals Museum


From: Christie's

Just after the turn of the century, Leo Gestel, Piet Mondrian and Jan Sluijters were the three most influential modern painters in The Netherlands.
They became increasingly dissatisfied with the dominating artistic trend of the time in Dutch art, which was the Impressionism of The Hague School.
They desired to depict the essence itself, instead of its most apparent image.


The three painters were the ambassadors of Amsterdam Luminism. Their art was a refreshing turning point for Dutch art.
They were stirred by the pure shining of French Impressionism and Post-Impressionism which they came across when visiting Paris in 1904.
Of special interest and inspiration also was Vincent van Gogh, whose importance was recognized in the Netherlands in 1903.

In 1905, the Stedelijk Museum in Amsterdam was the first to hold a retrospective exhibition of the artist, with no less than 470 works.
In 1908, the Amsterdam artists' association, St. Lucas, organized an influential exhibition of contemporary art and the strong and bright colours of Kees van Dongen's paintings had a profound impression on the young artists.


It took Gestel some time to master his new way of expressing with bright touches of colours.
He needed to develop and fully understand the new techniques. As soon as he had, he would look forward and started searching for new ways to express himself.
He possessed a fear that if he would continue in this now familiar manner, he would not grow and develop as an artist, a cycle that he would repeat his whole life.
From 1912, Gestel painted a series of flower still lifes. In these paintings he drew towards abstraction, but never wished to reach total abstraction.

In a letter to his friend Jan Slagter he wrote: 'If you can achieve in art a translation of the modern art concept, while preserving its meaning for the future and keeping it understandable for the conservatives, you've done a useful job' (L. Gestel, quoted in M. van Noort (ed.), Leo Gestel in Bergen, Zwolle 2002, p. 31).

Taking inspiration from the 1912 international futurist exhibition in the Kunstzaal Roos in Amsterdam, featuring Gino Severini, Gestel found a personal and unique interpretation of cubist Futurism from 1913.
Gestel's flower still lifes are regarded as the Dutch version of Futurism, which generated a lot of attention with grand exhibitions, especially in 1912-1913.


Generally his work was regarded as very important to Dutch modern art.
The critic, N. Wolf, said in 1913: 'Gestel is one of the most important artists of the Amsterdam painters. He is among the most individual artists in our country'.
A fellow avant-garde painter, Erich Wichmann, commented: 'Gestel's works of 1913, foremost the flower still lifes, were the surprise of the 1913 exhibition of the Stedelijk [Museum Amsterdam]'. | Source: © Christie's


From: Wikipedia
Leo Gestel (11 November 1881, Woerden - 26 November 1941, Hilversum) was a Dutch painter.
His father Willem Gestel was also an artist.
Leo Gestel experimented with cubism, expressionism, futurism and postimpressionism.
Along with Piet Mondrian he was among the leading artists of Dutch modernism.


Gestel was first instructed in art by his father, Willem Gestel, the director of an art school, and his uncle, Dimmen Gestel, who had painted with Vincent van Gogh.
Due to financial problems Gestel created advertisements (e.g. for Philips) for illustrated books.
While in Paris he came in contact with the avant-garde movement.

In 1913 Herwarth Walden offered him the chance to exhibit work in the "Erster Deutscher Herbstsalon" in Berlin.
Generally Gestel spent the summer in Bergen, where he joined the Bergen School.
In 1929 the majority of his works were lost when a fire destroyed his studio; he then moved to Blaricum. | Source: © Wikipedia






Da: Christie's

Subito dopo la fine del secolo, Leo Gestel, Piet Mondriaan e Jan Sluijters furono i tre pittori moderni più influenti dei Paesi Bassi.
Divennero sempre più insoddisfatti della tendenza artistica dominante dell'epoca nell'arte olandese, che era l'Impressionismo della scuola dell'Aia.
Volevano rappresentare l'essenza stessa, invece della sua immagine più apparente.
I tre pittori sono stati gli ambasciatori di Amsterdam Luminism.
La loro arte è stata un punto di svolta rinfrescante per l'arte olandese.


Furono colpiti dal puro splendore dell'impressionismo e del postimpressionismo francese che incontrarono visitando Parigi nel 1904. Di particolare interesse ed ispirazione fu anche Vincent van Gogh, la cui importanza fu riconosciuta nei Paesi Bassi nel 1903.

Nel 1905, lo Stedelijk Il Museo di Amsterdam è stato il primo a tenere una mostra retrospettiva dell'artista, con non meno di 470 opere.

Nel 1908, l'associazione degli artisti di Amsterdam, St. Lucas, organizzò un'influente mostra di arte contemporanea ed i colori forti e luminosi dei dipinti di Kees van Dongen ebbero una profonda impressione sui giovani artisti.


Gestel ha impiegato del tempo per padroneggiare il suo nuovo modo di esprimersi con vivaci tocchi di colore. Aveva bisogno di sviluppare e comprendere appieno le nuove tecniche.
Non appena lo avesse fatto, avrebbe guardato avanti ed avrebbe iniziato a cercare nuovi modi per esprimersi. Possedeva la paura che se avesse continuato in questo modo ormai familiare, non sarebbe cresciuto e si sarebbe sviluppato come artista, un ciclo che avrebbe ripetuto per tutta la sua vita.
Dal 1912 Gestel dipinse una serie di nature morte floreali. In questi dipinti ha disegnato verso l'astrazione, ma non ha mai voluto raggiungere l'astrazione totale.

In una lettera al suo amico Jan Slagter scrisse: "Se riesci a realizzare nell'arte una traduzione del concetto di arte moderna, preservandone il significato per il futuro e rendendolo comprensibile per i conservatori, hai fatto un lavoro utile" (L. Gestel, citato in M. van Noort (a cura di), Leo Gestel in Bergen, Zwolle 2002, p. 31).
Prendendo ispirazione dalla mostra futurista internazionale del 1912 alla Kunstzaal Roos di Amsterdam, con Gino Severini, Gestel ha trovato un'interpretazione personale e unica del futurismo cubista del 1913.


Le nature morte floreali di Gestel sono considerate la versione olandese del futurismo, che ha suscitato molta attenzione con grandi mostre, soprattutto nel 1912 e nel 1913. Generalmente il suo lavoro era considerato molto importante per l'arte moderna olandese.
Il critico, N. Wolf, disse nel 1913: 'Gestel è uno degli artisti più importanti dei pittori di Amsterdam. È tra gli artisti più individuali del nostro paese'.
Un collega pittore d'avanguardia, Erich Wichmann, ha commentato: "Le opere di Gestel del 1913, in primo luogo le nature morte floreali, furono la sorpresa della mostra del 1913 allo Stedelijk [Museum Amsterdam]". | Fonte: © Christie's



Leo Gestel (Woerden, 11 novembre 1881 - Hilversum, 26 novembre 1941) è stato un pittore Olandese.
Figlio dell'artista Willem Gestel, fu esponente di varie correnti pittoriche tra cui cubismo, espressionismo, futurismo e post-impressionismo.
Insieme a Piet Mondrian fu tra i principali artisti del modernismo Olandese.
Si avvicinò alla pittura grazie a padre Willem che era il direttore di una scuola d'arte e suo zio Dimmen Gestel che aveva dipinto con Vincent van Gogh.
In seguito si trasferì a Parigi dove entrò in contatto con il movimento d'avanguardia.
Nel 1913 Herwarth Walden gli offrì la possibilità di esporre le sue opere nel Erster Deutscher Herbstsalon di Berlino.
Nel 1929 gran parte delle sue opere vennero distrutte a causa di un incendio occorso nel suo studio. | Fonte: © Wikipedia