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Anish Kapoor, 1954 | Sky Mirror | Steel sculptures

Sir Anish Mikhail Kapoor, CBE, RA is a British-Indian sculptor specializing in installation art and conceptual art.
Born in Mumbai, Kapoor attended the elite all-boys Indian boarding school The Doon School, before moving to the UK to begin his art training at Hornsey College of Art and, later, Chelsea School of Art and Design.
His notable public sculptures include Cloud Gate (2006, also known as "The Bean") in Chicago's Millennium Park; Sky Mirror, exhibited at the Rockefeller Center in New York City in 2006 and Kensington Gardens in London in 2010; Temenos, at Middlehaven, Middlesbrough; Leviathan, at the Grand Palais in Paris in 2011; and ArcelorMittal Orbit, commissioned as a permanent artwork for London's Olympic Park and completed in 2012.



In 2017, Kapoor designed the statuette for the 2018 Brit Awards.
An image of Kapoor features in the British cultural icons section of the newly designed British passport in 2015.
In 2016, he was announced as a recipient of the LennonOno Grant for Peace.

Kapoor has received several distinctions and prizes, such as the Premio Duemila Prize at the XLIV Venice Biennale in 1990, the Turner Prize in 1991, the Unilever Commission for the Turbine Hall at Tate Modern, the Padma Bhushan by the Indian government in 2012, a knighthood in the 2013 Birthday Honours for services to visual arts, an honorary doctorate degree from the University of Oxford in 2014.

And the 2017 Genesis Prize for "being one of the most influential and innovative artists of his generation and for his many years of advocacy for refugees and displaced people".












Sir Anish Mikhail Kapoor, CBE, RA è uno scultore Britannico-Indiano specializzato in installazioni artistiche ed arte concettuale.
Nato a Mumbai, Kapoor ha frequentato il collegio indiano d'élite maschile The Doon School, prima di trasferirsi nel Regno Unito per iniziare la sua formazione artistica all'Hornsey College of Art e, successivamente, alla Chelsea School of Art and Design.


Le sue notevoli sculture pubbliche includono Cloud Gate (2006, noto anche come "The Bean") nel Millennium Park di Chicago; Sky Mirror, esposto al Rockefeller Center di New York nel 2006 ed ai Kensington Gardens di Londra nel 2010; Temenos, a Middlehaven, Middlesbrough; Leviatano, al Grand Palais di Parigi nel 2011; ed ArcelorMittal Orbit, commissionata come opera d'arte permanente per il Parco Olimpico di Londra e completata nel 2012.


Nel 2017, Kapoor ha disegnato la statuetta per i Brit Awards 2018.
Un'immagine di Kapoor compare nella sezione delle icone culturali britanniche del passaporto britannico di nuova concezione nel 2015.
Nel 2016 è stato annunciato come destinatario del LennonOno Grant for Peace.


Kapoor ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi, come il Premio Duemila alla XLIV Biennale di Venezia nel 1990, il Turner Prize nel 1991, la Commissione Unilever per la Turbine Hall alla Tate Modern, il Padma Bhushan del governo indiano nel 2012, un cavalierato nel 2013 Birthday Honours per i servizi alle arti visive, un dottorato onorario presso l'Università di Oxford nel 2014.

Ed il Premio Genesis 2017 per "essere uno degli artisti più influenti ed innovativi della sua generazione e per i suoi molti anni di difesa dei rifugiati e degli sfollati".


Tecniche

Anish Kapoor usa materiali come il granito, il calcare, il marmo, il legno ed il gesso per creare oggetti dalle forme enigmatiche, geometriche o biomorfe, coperte da pigmenti coloratissimi, chiaro richiamo all'immaginario cromatico indiano.
I colori sono perlopiù caldi e dotati di una luminosità quasi propria.
Un chiarore che sempre convive con l'oscurità e che spesso si trasforma in superfici specchiate che riflettono o assorbono la luce e la realtà intorno.
Per Kapoor il colore rosso ha il significato della passione, del sole che tramonta, della neve insanguinata dopo la battaglia, ma soprattutto dell'interno del nostro corpo.


Il colore blu, o meglio il blu di Prussia ha un significato analogo a quello che aveva avuto per Yves Klein.
Il blu è un colore particolarmente amato dalla filosofia esoterica ed in tutte le religioni viene usato per tutto ciò che è sublime, spirituale, trascendente ed infinito.
Kapoor utilizza la polvere blu per smaterializzare le forme e renderle impalpabili, spingendole quasi alla levitazione, impedendoci di comprendere la reale natura di ciò che stiamo osservando.
La pelle è per Kapoor il momento della tensione e dell'azione dell'opera, il luogo nel quale avvertiamo il cambiamento.
Le opere sono configurazione di oggetti, diventano giardini o meglio luoghi, invadono lo spazio della sala e lo assorbono fino a renderlo parte dell'opera stessa.


Hanno titoli che suggeriscono immagini mitologiche induiste, tuttavia l'impatto con l'opera ci riporta sempre verso una dimensione fisicamente percettiva, in cui l'unico mezzo di conoscenza sono i nostri sensi ed il nostro corpo.
Verso la metà degli anni Ottanta, le dualità vanno a poco a poco risolvendosi attraverso il riassorbimento nell'unità, come se la vagheggiata unione degli opposti, maschile e femminile, tangibile e immateriale, interiore ed esteriore, si fosse finalmente avverata e vedessimo congiunti i poli in una configurazione unica.
Nascono Place, 1983, Pot for Her, 1984, Mother as a Mountain, 1985.
A partire dalla metà degli anni 1990 ha esplorato il concetto di vuoto, realizzando opere che scompaiono in pareti o pavimenti, per destabilizzare le nostre ipotesi sul mondo fisico.


Danno un impatto viscerale e immediato per dualità astratte, come presenza ed assenza, l'infinito e l'illusione, la solidità e l'intangibilità.
Kapoor si focalizza sulle proprietà attive o di trasformazione dei materiali che usa.

"Sono molto interessato al non-oggetto od il non-materiale.
Ho fatto oggetti in cui le cose non sono quello che in un primo momento sembrano essere. Una pietra può perdere il suo peso o un oggetto in modo speculare può mimetizzarsi nei suoi dintorni da apparire come un buco nello spazio".

Nel 2016 ha acquistato in esclusiva i diritti per l'utilizzo in campo artistico del famoso "Vantablack", rimasto fino al 2019 il materiale più scuro conosciuto, composto da nanotubi di carbonio ed assorbente fino al 99,965% delle radiazioni. | Fonte: © Wikipedia