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Émile Bernard | Symbolist painter

Émile Bernard (1868-1941) was a French painter known for his involvement in the Cloisonnism movement - a post-Impressionist style defined by flat, bold planes and dark contours - as well as his contributions to Synthetism.

Émile Henri Bernard was born in Lille, France in 1868. As his younger sister was quite sick and required his parent’s full attention, Bernard was raised by his grandmother, who owned a laundry in Lille; she was an early supporter of Bernard’s interest in art. In 1878, Bernard’s family moved to Paris, which allowed him to attend the Collège Sainte-Barbe.

In the early 1880s, Bernard began studying at the École des Arts Décoratifs, experimenting with Impressionism and Pointillism alongside fellow artists Louis Anquetin and Henri de Toulouse-Lautrec. However, Bernard was soon suspended from the school for being overly expressive in his painting; so, instead, Bernard took to exploring Brittney by foot.



The artist’s time in Brittany, during which he learned much about the region’s culture and traditions, proved influential, inspiring many of his most famous works. In Pont-Aven, Bernard met fellow artist Paul Gauguin; the two exchanged ideas and formed a friendship.
Bernard returned to Paris in 1887. There, he attended Académie Julian and met Vincent van Gogh, who was impressed by Bernard’s work. Bernard, van Gogh and other artists - including Anquetin and Toulouse-Lautrec - organized a show at a restaurant in the city; van Gogh dubbed the group the "School of Petit-Boulevard".

In 1888, Bernard reunited with Gauguin and other artists in Pont-Aven. The ensuing exchange of ideas and search for a new aesthetic language led to Pont-Aven becoming an artistic laboratory that would have a profound influence on the development of early twentieth-century art.
Paul Sérusier’s visit to Pont-Aven - where Bernard introduced him to Gauguin - inspired the beginnings of the Nabis movement in Paris, in which artists sought to free form and color from their traditional descriptive functions in order to express personal emotions and spiritual truths.
Similarly, Bernard’s exchange with Gauguin and Louis Anquetin resulted in the development of Cloisonnism, in which the two-dimensional picture plane is further flattened by a heavy and dark outlining of form.


In part inspired by Gothic stained-glass windows, it also borrowed from Japanese ukiyo-e woodblock prints that were made popular in Paris in the mid-nineteenth century and whose influence can be found in many works of this period.
This new pictorial language is exemplified in Gauguin’s celebrated painting La Vision après le sermon and Bernard’s Le Pardon (Les Bretonnes dans la prairie verte), both of which were painted in 1888 when the artists were working alongside one another.

In 1891, Bernard joined a group of Symbolist artists, including Odilon Redon and Ferdinand Hodler. For the remainder of Bernard’s life, he lived and worked in Paris (where he also taught at the École des Beaux-Arts). Bernard died in 1941, at the age of 72.

Today, paintings by Bernard are included in the collections of numerous public institutions, including The Museum of Modern Art, New York; the Rijksmuseum, Amsterdam; and the Musée d’Orsay, Paris. | © Sotheby's







Émile Bernard (1868-1941) è stato un pittore neo-impressionista Francese.

Biografia

Émile Bernard nacque a Lilla, ma la famiglia, nel 1878 quando era ancora giovanissimo, si trasferì a Parigi, andando ad abitare nel sobborgo di Asnières.
Nel 1884 cominciò a frequentare l'atelier di Fernand Cormon, esperienza che si rivelò felicissima per il suo lavoro, perché lì incontrò Henri de Toulouse-Lautrec e Vincent van Gogh, coi quali strinse una duratura e sincera amicizia; ma soprattutto, grazie a Camille Pissarro, conobbe Paul Gauguin, destinato ad avere un ruolo importante nella sua vita.
Con loro, che esponevano nel Café du Tambourin, Bernard costituì il gruppo dei "Pittori del Petit-Boulevard", nato per distinguersi dal gruppo dei "Pittori del Grand-Boulevard" che esponevano nella galleria di Theo Van Gogh, fratello di Vincent.
Ma la permanenza nello studio di Cormon durò solo due anni: nel 1886 Bernard fu escluso dall'atelier. Pensò allora di recarsi in Bretagna e in Normandia, compiendo il viaggio a piedi.


Poco tempo dopo, mentre Van Gogh partiva per Arles, Bernard decise di stabilirsi in Bretagna nel villaggio di Pont-Aven. Lì ritrovò Paul Gauguin, e conobbe Émile Schuffenecker, Paul Sérusier, Meijer de Haan, Charles Laval e altri, dando vita alla cosiddetta Scuola di Pont-Aven, le cui ideazioni, in netto distacco dall'Impressionismo, furono alla base del Cloisonnisme e del Sintetismo.

La loro non era più una pittura fondata sulla visione reale, ma una pittura "di memoria", basata sui ricordi e le impressioni suscitate, con i soggetti racchiusi da una linea scura, come nelle vetrate delle cattedrali gotiche. Fonti d'ispirazione, oltre all'arte medievale, furono sicuramente l'arte giapponese e gli oggetti primitivi, provenienti perlopiù dalle colonie francesi dell'Oceania.
Bernard e Gauguin, nonostante la grande differenza d'età (20 anni), furono l'anima del gruppo, influenzandosi a vicenda nella produzione non solo di quadri, ma dei più svariati oggetti artistici: ceramiche, vasi scolpiti, legni dipinti, affreschi, arazzi..., e le loro ricerche formali trainarono il gruppo verso il primo, importante traguardo: la mostra al Café Volpini a Parigi, durante l'Esposizione Universale del 1889 che, se fu quasi un insuccesso per le vendite, servì loro perlomeno a farsi un nome.
Ben presto, però, i rapporti con Gauguin e col gruppo cominciarono a logorarsi: se da un lato vari ex-compagni avevano intrapreso la loro strada (giungendo a fondare il movimento Nabis), dall'altro entrambi gli artisti si attribuirono la paternità del nuovo movimento Sintesista, accusandosi reciprocamente di plagio.
E inoltre lo stesso Gauguin, dopo un secondo soggiorno in Bretagna, aveva cominciato a riscuotere molti consensi e veniva ritenuto dalla stampa il solo e unico fondatore del movimento.
Riuscì poi ad ottenere il permesso del governo di partire per Tahiti: ce n'era abbastanza perché Bernard, sentendosi messo da parte, giungesse alla rottura con lui nell'aprile del 1891, riservandogli, da allora fino alla sua morte, atteggiamenti ostili.


Dopo la rottura con Gauguin e la morte di Van Gogh (1890) (al cui funerale egli fu presente, e del quale organizzò nel 1892 una mostra postuma corredata da alcuni scritti dedicati all'amico), Bernard aderì al movimento dei Rosacroce fondati da Joséphin Péladan, una sorta di "confraternita artistica" esoterica con la quale s'intendeva far ritornare l'arte ad una forma realistico-religiosa come ai tempi del Medioevo.
n seguito compì numerosi viaggi (soprattutto in Italia) che gli furono estremamente utili sotto il profilo artistico.
Nel 1893 accompagnò la sorella Madeleine, malata di tubercolosi, al Cairo e decise di stabilirsi in Egitto, dove rimase per 10 anni dipingendo opere "orientaliste" e dove sposò una libanese da cui ebbe cinque figli.
All'inizio del XX secolo, però, a causa di un tradimento di cui la moglie venne a conoscenza, fu costretto a lasciare la famiglia e a ritornare a Parigi, dove si risposò e continuò la produzione artistica, sempre imperniata sui principi sintetisti e cloisonnisti, ma senza raggiungere mai una posizione di primissimo livello.

In un breve soggiorno ad Aix-en-Provence conobbe Cézanne. Rientrato lo stesso anno a Parigi, Bernard abbandonò progressivamente lo spirito di avanguardia e di sperimentazione dei primi tempi e parve rifugiarsi nell' «arte della tradizione, nella grande pittura», in breve in una forma di classicismo moderno, come testimoniano quadri come "Sulle sponde della Marna" del 1932.

Visse circondato dai vecchi amici e legato in particolare a Louis Anquetin che ritrasse poco prima della morte, nel 1932.
Nel 1933 realizzò una serie di affreschi nella chiesa di Saint-Malo-de-Phily sulla storia delle reliquie conservate nella chiesa stessa.

Bernard pubblicò diversi libri, fra cui un romanzo e un libro di poesie, con lo pseudonimo di Jean Dorsal, che Guillaume Apollinaire non mancò di apprezzare e di elogiare.
Morì nel 1941 nel suo atelier di Parigi che occupava sin dal 1926.
Oggi riposa nel Cimitero parigino di Pantin. | © Wikipedia














Emile Bernard | Vincent van Gogh se rendant au motif a asnieres