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Ernest Barrias | La Nature se dévoilant / Nature Unveiling Herself, 1899



"La Nature se dévoilant" was commissioned in 1889 to decorate the new medical school in Bordeaux.
A young woman, the allegory of nature, is slowly lifting the veils she is wrapped in.
When he had finished the first version in white marble for the school, Ernest Barrias (1841-1905) designed a second statue in polychrome, for the ceremonial staircase of the Conservatoire des Arts et Métiers, in Paris.



He used marble and onyx from the newly reopened quarries in Algeria.
Carefully carved to enhance the decorative qualities of the materials, the various parts of the statue play on the veins in the ribboned onyx for the veil, the mottled effect of the red marble for the robe, the preciousness of lapis lazuli for the eyes and malachite for the scarab and coral for the mouth and lips.
The overall effect is surprisingly rich. The work belongs to a major revival of polychrome sculpture launched by archaeological discoveries and illustrated fifty years earlier by Cordier. The statue was very popular and many copies were made. | © Musée d'Orsay 2006



Louis-Ernest Barrias (13 April 1841 - 4 February 1905) was a French sculptor* of the Beaux-Arts school. In 1865 Barrias won the Prix de Rome for study at the French Academy in Rome.
Barrias was involved in the decoration of the Paris Opéra and the Hôtel de la Païva in the Champs-Élysées. His work was mostly in marble, in a Romantic realist style indebted to Jean-Baptiste Carpeaux.
Louis-Ernest Barrias è stato uno scultore Francese* della scuola Beaux-Arts di Parigi.
Concorre al Prix de Rome, nel 1865, vincendo una borsa di studio per l’Accademia di Francia a Roma. Ha partecipato alla decorazione dell’edificio Opéra di Parigi e dell’Hotel de la Paiva nel Champs-Élysées.
Il suo lavoro, prevalentemente in marmo, è sempre realizzato in uno stile romantico preso dal più famoso Jean-Baptiste Carpeaux (1827-1875).



"La natura si rivela alla Scienza" fu commissionata nel 1889, per addobbare la nuova facoltà di Medicina dell'università di Bordeaux.
Una giovane donna, l'allegoria della Natura, solleva con un gesto lento i veli che la avvolgono.

Una volta realizzata questa prima versione in marmo bianco, destinata ad abbellire l'edificio che la ospitava, Lo scultore francese Ernest Barrias (1841-1905) ne progetta una seconda, policroma, da collocare sullo scalone d'onore del Conservatoire des Arts et Métiers di Parigi.
Per l'esecuzione di questa opera, l'artista utilizza il marmo e l'onice delle cave riattivate in Algeria.
Tagliate con perizia e maestria in maniera tale da accrescere le capacità decorative dei vari materiali, le diverse parti sfruttano appieno il gioco creato dalle venature dell'onice striato utilizzato per il velo, la screziatura del marmo rosso che forma la veste, la preziosità dei lapislazzuli che compongono gli occhi, della malachite con cui è stato realizzato lo scarabeo, del corallo adoperato per la bocca e le labbra.

L'effetto generale è di una ricchezza sorprendente.
L'opera rientra in un vasto movimento di riscoperta della scultura policroma, diffusosi per merito di insperati rinvenimenti archeologici e illustrato mezzo secolo prima da Cordier.
A seguito del successo ottenuto da quest'opera, molte copie furono in un secondo tempo realizzate. | © Musée d'Orsay