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Teodoro Duclère | Veduta painter

Carlo Teodoro Duclère (Naples, 1812-1869) was an Italian landscape painter, associated with the School of Posillipo.
His father, Jacques-François Théodore Duclère, born around 1788, was from Seine-et-Marne, France, and came to Italy during the Napoleonic Wars.
He met and married Teodoro's future mother, Costanza Lepori, in Rome and they settled in Naples, where he took a job as a customs officer.



He was attracted to the arts at an early age, and began by sitting in on lessons at the studios of the Dutch-born painter, Anton Sminck van Pitloo.
When he was old enough, he enrolled at the Academy of Fine Arts, where Van Pitloo had been appointed to the chair of landscape painting.
From 1829-1831, he was a regular participant in the Academy's competitions.
During his time there, he also came under the influence of the School of Posillipo, led by Salvatore Fergola and Giacinto Gigante.

After completing his studies, he toured Southern Italy, visiting Sicily, Puglia and Campania.
Upon returning, in 1838, he married Van Pitloo's daughter, Sofia.
They would have five daughters of their own.


In 1849, he was named to a commission considering ways to reform the Academy.
In 1861, he became a member of the Academy, largely upon the recommendation of Eugenio Emanuele di Savoia-Villafranca, an aide to King Victor Emmanuel II, who wanted to purge public institutions of those who had opposed Italian unification.
He served as chief assistant for the chair of landscape painting.

The following years are not well-documented, although he is known to have spent some time in Sorrento, as an art teacher for Count Pompeo Correale, a patron of the arts who had converted his villa into a refuge for artists and writers.
After his death, on an unknown date in 1869, Correale purchased his personal collection, which is now preserved at the Museo Correale.


Fifteen of his best-known works may be seen at the Academy's gallery.
His paintings are also on display at the Museo di Capodimonte and the Municipal Art Gallery in Giulianova, among others. | Source: © Wikipedia









Teodoro Duclère (Napoli, 1812-1869) è stato un pittore Italiano, specializzato nell'arte paesaggistica e facente parte della Scuola di Posillipo.
Carlo Teodoro Duclère - meglio noto con il suo secondo nome - nacque in una famiglia piccolo borghese, ben inserita nella colonia dei francesi, residente a Napoli e rimasta nella città partenopea anche dopo la decadenza di Murat.
Il giovane Teodoro ebbe come padrini di battesimo Carlo Francesco Ibahl e Giovannina Federica Zargiot e trascorse la sua prima fanciullezza nel proprio quartiere natio, Chiaia, frequentatissimo in quel periodo da quei paesaggisti che, sulle orme del pittoresco meridionale, cantavano le bellezze partenopee in un cospicuo numero di portraits di viaggio.


Duclère è stato uno dei paesaggisti più significativi della scuola di Posillipo.
Fu, tuttavia, un artista molto trascurato dalla critica ottocentesca e su di lui vi è una documentazione scarsissima, tanto che continuano a persistere dubbi consistenti sull'attribuzione e sulla datazione delle sue opere che, non di rado, circolano sul mercato come dipinti del Pitloo o di Giacinto Gigante.
Pur continuando a essere abbastanza deferente a una franca interpretazione del vero, Duclère accolse con entusiasmo la lezione del Pitloo, il quale aveva abbandonato la pratica paesaggistica rigorosamente scenografica, tipica di alcuni pittori settecenteschi, in favore di un'interpretazione più sentimentale del dato naturalistico, animato da un'immediata ripresa sentimentale e da vivide suggestioni scaturite dalla visione en plein air.


L'influenza del Pitloo è particolarmente visibile in Amalfi, la Valle dei Mulini ed in varie Vedute dell'isola d'Ischia, dove Duclère accentua la suadente luminosità della lux mediterranea, applicando uno schema cromatico basato sui forti contrasti tra le tinte.
Importante fu anche la conoscenza delle opere di Giacinto Gigante, dal quale prese ispirazione per i tagli, le inquadrature e per il tono descrittivo applicato nella raffigurazione del motivo paesistico. | Fonte: © Wikipedia